27/05/2021, 10.58
COREA DEL SUD – CINA
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​Anche Seoul accusa Pechino di pescare illegalmente nelle sue acque

Centinaia di pescherecci cinesi illegali sono entrati nelle acque che circondano la Northern Limit Line nel Mar Giallo, confine marittimo tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. Solo quest'anno, la guardia costiera speciale ha catturato sette pescherecci cinesi e ne ha costretti altri 360 a uscire dalle zone di pesca vicino alla Northern Limit Line.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Sud si unisce ai Paesi – dal Vietnam alle Filippine – che protestano con Pechino per l’invasione delle loro zone di pesca da parte di pescherecci cinesi. Nel caso della Corea del Sud, la questione riapre anche una controversia con la Corea del Nord.

Centinaia di pescherecci cinesi illegali (nella foto) sono entrati nelle acque che circondano la Northern Limit Line nel Mar Giallo, confine marittimo tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. Le autorità e i pescatori sudcoreani affermano che le barche entrano sotto la copertura dell'oscurità e nel loro cammino "spazzano via tutto", lasciando dietro di loro una scia di distruzione ambientale

Si stima che ogni giorno dell'ultimo mese una media di 180 barche cinesi abbiano catturato granchi a nord dell'isola di Yeonpyeong, una delle cinque isole più settentrionali della Corea del Sud. "E’ circa il triplo dell'anno scorso", ha detto Shin Joong-geun, leader di un'associazione di pescatori sull'isola di Yeonpyeong. "Da quest'isola, puoi facilmente vedere flotte di pescherecci cinesi che operano vicino alla Northern Limit Line".

Il Minister of Oceans and Fisheries della Corea del Sud Moon Seong-hyeok ha affermato che la pesca illegale deve essere "completamente sradicata" e ha avvertito che dal prossimo anno il Paese impiegherà droni e intelligenza artificiale per potenziare i suoi sistemi di sorveglianza marittima.

Un funzionario del ministero della pesca sudcoreano ha affermato che la questione della presenza delle barche cinesi sarà sollevata il mese prossimo, quando i due Paesi terranno il loro incontro annuale per discutere i modi per reprimere la pesca illegale. “Le autorità cinesi affermano che stanno compiendo i massimi sforzi per fermare la pesca illegale da parte delle navi cinesi nel nostro mare. In realtà, è abbastanza difficile per noi occuparci dei pescherecci cinesi che operano vicino alla Northern Limit Line, quindi esortiamo sempre a raddoppiare i loro sforzi per fermare questo problema".

"Le barche cinesi di solito approfittano dell'oscurità della notte per scendere a sud della Northern Limit Line e dedicarsi alla pesca illegale", ha detto il sergente Song Joo-hyun della forza di guardia costiera speciale, che la Corea del Sud ha creato nel 2017 appositamente per fermare i pescherecci cinesi illegali.

Solo quest'anno, la guardia costiera speciale ha catturato sette pescherecci cinesi e ne ha costretti altri 360 a uscire dalle zone di pesca vicino alla Northern Limit Line. E’ un lavoro rischioso. Nel 2011 un membro della guardia costiera è stato pugnalato a morte mentre stava arrestando un pescatore su una nave cinese. “In passato - ha detto il sergente Song - usavano coltelli, asce e altre armi per proteggersi, ma ora usano un sistema diverso. Si chiudono nella cabina e nella sala macchine e corrono verso il nord". Ai sudcoreani è vietato entrare entro 3,7 km dalla Northern Limit Line, il che significa che in pratica una squadra della guardia costiera ha uno spazio di pochi minuti per catturare una barca cinese illegale o rischia di finire nelle acque nordcoreane.

Anche operare di notte aiuta le navi cinesi poiché ai pescatori sudcoreani è vietato pescare vicino alla Northern Limit Line dopo il tramonto. Secondo i pescatori sudcoreani, i cinesi “spazzano via tutto, dai pesci che vivono vicino alla superficie ai crostacei sul fondo del mare". "Semplicemente non si preoccupano dei danni alla vita marina". Alcuni filmati mostrano una spiaggia vicino al confine disseminata di spazzatura tra cui pezzi di polistirolo e bottiglie di plastica vuote con etichette cinesi, che gli abitanti dei villaggi coreani hanno detto essere state scaricate da pescherecci cinesi illegali.

L'anno successivo al varo della guardia costiera speciale della Corea del Sud - composta da 400 agenti e 12 navi di cui tre blindate ad alta velocità - la pesca illegale nel Mar Giallo, secondo quanto riferito, è diminuita del 60%. Tuttavia, da allora gli osservatori in Corea del Sud affermano che il problema sta peggiorando.

Sebbene Pechino neghi qualsiasi attività illegale, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha affermato in un rapporto di sospettare la Corea del nord di vendere centinaia di permessi di pesca all'anno a flotte come quella cinese per operare in violazione delle regole internazionali. Le due Coree hanno concordato nel 2018 di trasformare le zone di pesca vicino alla Northern Limit Line in una zona di pesca comune per risolvere la questione, ma da allora non sono stati compiuti progressi a causa delle continue tensioni per la questione nucleare del Nord.

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