La protesta pubblica di 500 rappresentanti delle minoranze religiose contro l'Awami League a quattro mesi dalle elezioni. Gli impegni presi nel 2018 per i loro diritti non sono stati trasformati in legge dal governo e anche per questo in molti continuano a lasciare il Paese. Il cattolico Nirmol Rozario: "Difendiamo la nostra esistenza".
Il bilancio ufficiale parla di 3300 morti, ma le vittime reali potrebbero superare quota 20mila, almeno 43mila gli sfollati. Per la procura ad alimentare la tragedia il mancato intervento di una compagnia turca nell’opera di ristrutturazione degli impianti. La presenza di Ankara sullo scenario libico è solo la punta dell’iceberg di una radicalizzazione economica e politica nel continente.
Necessari interventi di riparazione e manutenzione straordinari. Indefiniti i tempi di intervento, alcuni esperti parlano addirittura di 50 anni per il completamento. L’ipotesi di chiusura una “questione politica”. La smentita del ministro del Turismo secondo cui sarà regolarmente aperta come moschea (e visitabile per i turisti).
I diplomatici cinesi hanno cercato di bloccare una conferenza in programma ieri a margine dell’assemblea generale delle Nazioni Unite. Pechino afferma di chiudere i centri di internamento, in realtà trasferisce le persone nelle carceri regolari.
Il porporato ripercorre le ultime drammatiche settimane dal ritiro del decreto presidenziale dietro pressioni di sedicenti leader (al soldo di Teheran). Sul futuro della comunità una minaccia “più subdola”, ma con la stessa logica dell’Isis: cacciare i cristiani. L'amarezza per l'incontro col papa (al termine di un'udienza generale) di Rayan il Caldeo, che in Iraq adesso sta dicendo che Sako non è più il patriarca. Costretto a rinunciare alla presenza all'incontro dei vescovi del Mediterraneo a Marsiglia per le denunce nei tribunali, parte di questa campagna contro di lui.
Tanzim Hasan Sakib, 20 anni, ha dimostrato il suo talento durante la Coppa d'Asia. Ma nel frattempo sono diventati virali alcuni suoi vecchi post in cui critica gli ambienti universitari misti e la libertà concessa alle donne. Il Bangladesh Cricket Board non ha rilasciato dichiarazioni e il più importante quotidiano del Paese non ha coperto la vicenda.
In un primo momento Joseph Shahbazian aveva ricevuto una sentenza a 10 anni, ridotta a due a maggio. Egli ha sofferto di problemi di salute in prigione, il rilascio anticipato (forse) legato a una grave patologia in atto. Attivista cristiano parla di “rara” buona notizia a fronte di “una impennata di arresti”. A un anno dall’uccisione fermato il padre della 22enne curda, proibito il ricordo.
Da una nuova indagine d'opinione diffusa dal Pew Research Center emergono strade opposte tra i Paesi della regione: se in Indonesia e Malaysia torna a crescere il consenso a una presenza dell'elemento religioso nella politica attiva, Singapore si presenta come il Paese che vedono nella convivenza e nella libertà di cambiare il proprio credo fattori determinanti.
Viaggio nel campo profughi palestinese in Libano dove nell'ultima settimana sono riprese le violenze con almeno 18 morti e oltre un centinaio di feriti. La paura della gente in un'area di appena 1,5 chilometri quadrati dove vivono oltre 120mila persone. Sospese anche le celebrazioni dei greco-cattolici per l'odierna festa dell'Esaltazione della Croce. Il timore di un allargamento degli scontri ad altri campi. Escluso, al momento, l’intervento dell’esercito libanese.
I fedeli sono arrivati al santuario con mezzi diversi da tutto il Paese per offrire doni e preghiere. All'evento, durato tre giorni dall'8 al 10 settembre, hanno partecipato centinaia di persone. Secondo p. Khalid Rashid Asi il santuario è il luogo migliore per "aprire il cuore a Maria".
Presto al vaglio del Parlamento una controverso disegno di legge a firma del ministero dell’Informazione. Analisti ed esperti parlano di “passo indietro” per una nazione sinora garante di maggiore libertà rispetto ad altre nazioni del Golfo. Previste nuove restrizioni fra cui il divieto di critica del principe ereditario.
Nonostante lo sdegno per i fatti di Jaranwala non si fermano in Pakistan i casi di abusi della legge che punisce l'oltraggio al libro sacro dell'islam: un sospetto sui loro figli ha portato dritti in carcere i coniugi Shaukat e Kiran Masih in un clima di fortissima tensione. Mentre a Tandlianwala, un'altra località del distretto di Faisalabad, i cristiani sono stati costretti a fuggire di notte dalle loro case perché minacciati dagli estremisti islamici.
Critiche al piano di studi decennale che aveva l’obiettivo di “rafforzare” la conoscenza della lingua, in particolare nelle scienze e nella matematica. Nel mirino anche i programmi di insegnamento bilingue. Un modulo promosso dall’attuale premier Ibrahim “mischia la religione con l’istruzione”.
A Sweida centinaia di esponenti della minoranza manifestano contro crisi economica, corruzione, traffico di droga e blocco dei sussidi. In piazza anche le donne. Sono le più imponenti dimostrazioni dalla “Primavera araba” del 2011, ma manca una leadership per garantire una prospettiva. Il presidente abolisce i tribunali militari di guerra, teatro di abusi e violazioni.
Eliezer Sidhu, responsabile di una Chiesa presbiteriana, è stato prima costretto a recitare dei versetti coranici. Dopo l'aggressione è stato portato d'urgenza in ospedale, da dove ha spiegato che i responsabili dell'attacco sono gli stessi che da settimane stanno imbrattando i muri delle chiese con scritte islamiche. I difensori dei diritti umani sostengono che questo sia uno dei momenti peggiori mai vissuti per i cristiani in Pakistan.
Una vicenda avvenuta nel villaggio di Dhok Syedan e che ricorda quanto avvenuto a metà mese a Jaranwala, con la distruzione di 26 chiese e oltre 200 case. A scatenare la minaccia di assalto un tentativo di estorsione contro una famiglia da parte di un convertito all’islam. Fra i cristiani “paure latenti” e sensazione diffusa di “vulnerabilità”.
Il leader cinese ha visitato nel fine settimana l’area esaltando la “stabilità sociale” raggiunta “a fatica”. E invita a “promuovere con maggiore profondità la sinicizzazione dell’islam”. Intanto le autorità continuano ad arrestare uiguri che praticano la fede o leggono il Corano. Domani papa Francesco sorvolerà la regione nel viaggio in Mongolia.
Dopo una lunga malattia è deceduto ieri in ospedale il presule emerito di Dohuk in Kurdistan. Il fisico era segnato da un attentato cui era rimasto vittima nel 2003, che non ne aveva però scalfito la vocazione all’incontro e al confronto. Una famiglia musulmana lo chiamava con affetto “mio zio vescovo”. Dalla scuola internazionale ai centri per i profughi Isis una vita spesa al servizio della comunità curda.
L’accademico approfondisce la crisi fra il cardinale e il presidente della Repubblica in seguito al ritiro del decreto patriarcale. Il porporato rivendica la lotta per “libertà e indipendenza”. Le radici dell’attuale crisi nella fase della lotta contro l’Isis, quando si sviluppano le milizie armate (anche cristiane). Le critiche di “politicizzazione” prive di fondamento, difende la patria e i cittadini.
La paura dopo gli assalti contro chiese e abitazioni dei cristiani per un'accusa inverosimile di blasfemia. Il messaggio del vescovo Rehmat dagli Stati Uniti dove si trovava in visita: "Preghiamo Dio per la pace e chiediamo giustizia al governo del Pakistan". Il vicario generale p. Tanvir: "Gli arresti e il divieto di assembramenti arrivano tardi, la polizia poteva prevenire le violenze. Si cambi subito la legge sulla blasfemia". Il presidente della Conferenza episcopale ha visitato le vittime. Domenica 20 una speciale Giornata di preghiera
Nel distretto di Faisalabad 21 luoghi di culto e le abitazioni dei cristiani devastati da una folla aizzata dagli estremisti islamici. Centinaia di persone costrette a fuggire. Il cristiano accusato di aver scritto frasi oltraggiose contro il Corano in realtà è un analfabeta, Il presidente dei vescovi pachistani mons. Arsad: “La nostra gente non è al sicuro. Un’indagine trasparente su queste violenze per ristabilire il primato della legge e della giustizia”.
Il 10 agosto era stato organizzato un convegno per chiedere al governo di rispettare i propri impegni di istituzione di una Commissione nazionale per la tutela dei diritti di cristiani, indù e fedeli di altre religioni. Gli organismi creati finora infatti non sono mai stati efficaci. Joseph Jansen, presidente dell’ong Voice for Justice: "Preoccupante che manifestanti pacifici che chiedono la fine di certe atrocità si trovano soggetti ad arresti e maltrattamenti"
Oltre 150 personalità dello Sri Lanka hanno firmato una lettera in cui si oppongono alle visioni "arretrate" dei parlamentari di fede islamica. Secondo loro le donne hanno già troppo a lungo sofferto gli effetti della normativa, che va "contro i principi di gentilezza, compassione e pace contenuti nella shari'ah".
Negli ultimi due mesi le autorità hanno arrestato decine di convertiti dall’islam, ma non mancano casi di armeni iraniani. Almeno 10 sono ancora oggi in carcere. Quanti sono stati rilasciati hanno versato cauzioni di migliaia di dollari o devono partecipare a sessioni di rieducazione islamica. La stretta a poche settimane dal primo anniversario dall’uccisione della giovane curda.
L'annuncio è stato dato dal portavoce delle autorità afghane dopo che Islamabad ha puntato il dito contro di loro. Nonostante il leader religioso Hibatullah Akhundzada abbia definito "haram" gli attacchi transfrontalieri, continuano le azioni contro le forze di sicurezza pakistane. A cui si aggiungono le stragi perpetrate dallo Stato islamico del Khorasan, creando una situazione che al momento appare ingestibile.
Munarwan ha recitato la formula di rito e ha “giurato” fedeltà allo Stato indonesiano e ai Pancasila. Egli si trova in carcere per una condanna a tre anni. Nella prigione ha seguito un progetto pilota di de-radicalizzazione, contribuendo a migliorarlo. Il gruppo bandito dal dicembre 2020 per le sue attività terroriste ed estremiste.
Un articolo del quotidiano Okaz rilancia l’ipotesi di un cambiamento del fine settimana nel regno, culla della fede musulmana. Il venerdì giorno lavorativo, e la festività slitterebbe al sabato e domenica per seguire le principali piazze finanziarie globali. Si apre il dibattito in rete, molte le voci contrarie perché si segue “la gente del Libro”.
Le famiglie ne hanno fin da subito dichiarato l'innocenza, ma la polizia dice di aver ricevuto "informazioni solide" sul fatto che i giovani stessero progettando atti di terrorismo. Secondo gli ufficiali i ragazzi avrebbero legami con la Islami Chhatra Shibir, un’organizzazione studentesca che fa capo al più grande partito politico islamista del Paese.
Il 44enne è riuscito a sfuggire con i figli e oggi vive nei pressi di Almaty. La moglie, cittadina cinese, da sette anni è rinchiusa in uno dei tanti “lager rieducativi” creati da Pechino nella regione a maggioranza musulmana. Anche i genitori della donna hanno trascorso in un centro di detenzione, fra le loro “colpe” aver inviato una figlia in Egitto per studiare il Corano.
A Jeddah si è tenuto un summit tra il Consiglio di cooperazione degli Stati del Golfo e i Paesi dell'Asia Centrale. Obiettivo: allargare la collaboraziomne economica a partire dalla comunanza religiosa. Ogni anno circa 50mila turisti sauditi visitano le città storiche del Kirghizistan e dell'Uzbekistan.