Le forze armate siriane sono schierate da ieri ad Al-Suwayda e hanno imposto il coprifuoco. Negli scontri innescati da un incidente isolato sono morte un centinaio di persone, fra le quali 60 drusi. In gioco la nuova fase di “integrazione” della provincia con la Siria islamista di Ahmed al-Sharaa ma anche le relazioni con Israele. Sventato un attentato a una chiesa a Tartus.
Un orafo è stato assassinato da una banda di criminali per essersi rifiutato di pagare il pizzo. Una vicenda che conferma il clima di impunità e illegalità in ampie zone del Paese. E a poco servono le rassicurazioni di al-Sharaa in una Siria che si “islamizza”. A Beirut il Comitato esecutivo del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente ricorda e prega per i “martiri” di Damasco.
In un filmato diffuso su TikTok incoraggiava il passaggio all’islam in segreto di bambini non musulmani. I giudici hanno dichiarato la pratica contraria alla Costituzione e imposto la cancellazione dei video al controverso leader islamico Firdaus Wong Wai Hung. Il caso si aggiunge ai dibattiti in corso in Malaysia su libertà religiosa, autorità dei genitori e ruolo della fede nelle istituzioni pubbliche.
È l’allarme lanciato dal deputato cristiano del movimento curdo Dem George Aslan. In una interrogazione parlamentare si rivolge al ministro della Cultura sul futuro del secolare luogo di culto, in attesa di restauro. Costruita nel X secolo, è considerata uno degli esempi più significativi dell’architettura armena medievale.
Il 37enne Mehran Shamloui cercava di raggiungere l’Europa, ma è stato fermato dalle autorità turche che lo hanno rispedito nel Paese di origine. Nei mesi scorsi era stato condannato a 10 anni di carcere per attività legate al culto. Intanto Teheran prosegue nella politica di espulsione di centinaia di migliaia di migranti afghani.
Almeno 36 arresti di uomini fra i 25 e i 35 anni in una serie di operazioni contro la rete del terrore promosse da aprile sul territorio. I miliziani reclutavano nuove leve tramite WhatsApp, con rituali e giuramenti. Fra gli altri obiettivi del gruppo la raccolta di fondi per finanziare operazioni in Siria e nell’Asia meridionale.
Gruppi estremisti hanno assaltato la rivista LeMan, la magistratura turca ha disposto il fermo del direttore e di altre tre persone, fra cui l’autore del disegno. Erdogan parla di “chiara, vile provocazione” e accusa gli autori di immoralità. Attivisti e movimenti della società civile condannano le modalità del fermo, equiparabile a “tortura”, e la diffusione dei video.
Nei giorni scorsi eseguita la sentenza di tre uomini accusati di “spionaggio” per Israele. Decine i migranti afghani fermati nell’operazione “Plan Hijrat”. Secondo l’Onu, Teheran deporta fino a 30mila afghani al giorno. Arresti e interrogatori anche fra i Baha’i e gli ebrei iraniani. Una apparente prova di forza per mascherare le debolezze sul piano militare.
A innescare la controversia la nomina di Johnny Lim Eng Seng a ufficiale a tre stelle, primo nella storia delle forze armate del Paese. Sui social l’attacco di un esponente del Partito islamico panmalese, che ipotizza - con timore - uno “scenario palestinese”. Sullo sfondo la scarsa adesione delle minoranze all’esercito, costituito in larga maggioranza da persone di etnia Malay.
Il comitato centrale a conclusione della riunione in Sud Africa esprime “preoccupazione” sul futuro del millenario luogo di culto. La richiesta dell’invio di una “lettera formale” al presidente al-Sisi per garantire la proprietà ai monaci. Il ministro egiziano degli Esteri difende la sentenza e nega violazioni alla libertà religiosa.
In una situazione che nonostante il cessate il fuoco tra Israele e l'Iran resta “preoccupante”, mons. Martinelli ricorda che “non si deve mai abbandonare la possibilità del dialogo”. Il documento sulla Fratellanza “risposta di pace alla violenza”. Le iniziative di preghiera e di amicizia alla Abrahamic Family House sulle orme di san Francesco. Servono luoghi per fare “esperienza di speranza, di pace e di riconciliazione”.
Il governo attribuisce allo Stato islamico l’attentato di ieri che ha provocato decine di morti tra i cristiani, ma non vi sono certezze e il gesto non è stato sinora rivendicato. Lo sfogo di una fonte di AsiaNews: le autorità impegnate ad applicare la sharia e firmare accordi con Qatar e Turchia, più che a “costruire una vera nazione”. P. Jihad (Mar Musa): "Non cadiamo nella trappola di chi vuole colpire l'opera di ricostruzione del Paese". Ordinari Terra Santa: un “atto barbaro” che causa “profondo shock e repulsione”.
Alcune parole ostili verso l'islam dell’igumeno Gavriil sembrano aver dato voce a un malcontento molto diffuso tra gli ortodossi più intransigenti, che vedono come un pericolo “l’armata musulmana”. Polemiche che mostrano una crepa nel corso “eurasiatico” della politica statale e religiosa della Russia di oggi
Foraggiato dall'Iran per 20 anni come elemento di deterrenza, l'"Asse della resistenza" sta tenendo un basso profilo nella guerra. Dal premier iracheno al leader religioso al-Sadr l’ordine è “far tacere” le “voci spericolate” che vogliono entrare conflitto. Almeno 20 nazioni musulmane e arabe sottoscrivono un documento per un Medio oriente libero da armi nucleari “senza eccezioni” (con un riferimento a Israele).
I giudici di secondo grado confermano la sentenza dell’Alta corte che aveva bocciato in precedenza la richiesta. La legge sull’identità consente la modifica del nome, ma non il ritorno a quello originario per questioni di ordine pubblico. Per l’uomo il cambio aveva provocato problemi in tema di immigrazione (al ritorno in India) e proprietà.
Le forze di polizia costringono i fedeli a firmare dichiarazioni (illegali) in cui si impegnano a non effettuare i riti, anche nelle case private. Fonti locali riferiscono di persone fermate o vittime di abusi. Di recente un apprezzato medico, Sheikh Mahmood, è stato ucciso a Sargodha perché ahmadi. L’appello al governo di gruppi attivisti e ong per la tutela di diritti e libertà religiosa.
Ad AsiaNews il nunzio a Damasco sottolinea che, al momento, non si hanno notizie certe. Da ore si rincorrono voci del rinvenimento di un corpo in una fossa comune vicino Raqqa, vestito in abiti religiosi e riconducibile al gesuita romano. Anche la famiglia manifesta dubbi. Mons. Mourad: “La sola certezza è che la figura di p. Paolo è ancora molto importante fra i cristiani siriani”.
Nel mirino il pastore Victor George, minacciato da un vicino di nome Muhammad Naseer. La sua colpa è di aver pregato in casa con la famiglia. Ad AsiaNews confessa: “profondamente addolorato per la mia famiglia”. Attivisti contro i “crimini di odio” perpetrati contro le minoranze sfruttando “le leggi sulla blasfemia”.
Nel mirino il complesso tuttora abitato dai monaci e le proprietà circostanti. Al-Sisi assicura che la struttura verrà “preservata”, ma fra i cristiani regnano ira e sconcerto. I piani di esproprio avviati durante gli anni al potere dei Fratelli musulmani, sarà trasformato in museo. Arcivescovo Elpidoforo d’America: “Profonda preoccupazione e dolore”.
Gholamreza Ghasemian è stato imprigionato per aver accusato di “corruzione morale” il regno wahhabita durante l’Hajj. Nel mirino le riforme di bin Salman che hanno aperto al turismo e alle imprese occidentali. Critiche dalla magistratura iraniana, il governo minimizza e plaude i sauditi per l’organizzazione del pellegrinaggio. Iraniano impiccato con l’accusa di essere “spia di Israele”.
La Corte di Appello conferma una precedente decisione dell’Alta corte. Per i giudici il caso presenta vizi di procedura e non riguarda questioni di fede. La donna non è mai stata musulmana, perché il cambio di religione risulta da un atto unilaterale della madre quando era bambina, senza il consenso del padre indù.
Colpite soprattutto le donne che avevano acquisito il documento mediante matrimonio. Nel mirino lavoratori comuni, imprenditori e celebrità fra cui attori e cantanti. La preoccupazione di attivisti e gruppi pro diritti umani. A marzo Sheikh Mishal Al-Ahmad Al-Sabah ha giurato di “ripulire il Kuwait dalle impurità” e riportare la nazione al “popolo originario”.
Ad AsiaNews il card. Sako ripercorre i giorni del Conclave vissuti accanto e il primo incontro “molto importante” dopo l’elezione a pontefice. La “situazione complicata” dei cristiani in Medio Oriente che soffrono per la “mancanza di stabilità” anche se “la sicurezza è migliorata”. Le prime parole del cardinale a papa Prevost: “Contiamo su di lei”.
Il presidente Usa è in Arabia Saudita, prima tappa del viaggio regionale che prevede anche Emirati e Qatar (ma non Israele). Il Tycoon punta sull’economia e gli affari miliardari (armi comprese), relegando ai margini dell’agenda gli altri temi. Ma dietro lo sviluppo e i dollari di Riyadh vi sono ombre sui diritti e i timori per i danni ambientali legati al mega-progetto sul mar Rosso.
La Commissione del governo ad interim di Yunus sta elaborando leggi per promuovere “pari opportunità” in materia di successione, lavoro, famiglia. Per i fondamentalisti sono proposte che feriscono “i sentimenti religiosi”. La lotta pro-diritti di partiti e società civile. Sullo sfondo il ritorno in patria dell’ex premier Khaleda Zia.
La “Legge filippina per la sepoltura islamica” colma un vuoto normativo fonte di tensione coi cristiani e garantisce la sepoltura entro 24 ore nel rispetto dei precetti religiosi. I trasgressori verranno sanzionati con il carcere o attraverso il pagamento di una multa. Questo successo per la minoranza religiosa musulmana ha provocato la reazione di alcuni settori cattolici.
Un centinaio di morti negli scontri tra milizie druse e sunniti nei pressi di Damasco e Soueida. Il capo religioso druso in Siria invoca l’intervento internazionale. In Libano manifestazioni di gruppi ostili al regime islamista siriano. Joumblatt annuncia accordo di principio con Damasco. Israele oggi all’alba ha bombardato l’area attorno al palazzo presidenziale siriano per avvertimento.
Da Jakarta i movimenti islamici moderati e i vertici istituzionali esprimono il loro cordoglio per la scomparsa del pontefice. Una figura “autorevole” anche per i fedeli di altre religioni. L’importanza della firma con l’imam di al-Azhar del documento sulla Fratellanza. Per i vescovi del Paese visitato nello scorso mese di settembre i valori di amore, solidarietà, predilezione per gli emarginati che ha trasmesso sono “senza tempo”.
Mons. Berardi racconta la Settimana Santa fra i cattolici del Golfo, una realtà “unica” per moltitudine di riti e di lingue. Gli “expat” in Arabia Saudita usano internet e la tv per seguire le celebrazioni. Le preghiere per la pace in Terra Santa, Libano, Siria e Yemen. Il significato della missione che è “prima di tutto conversione personale”.
Secondo il rapporto di Amnesty International in Iran, Iraq e Arabia Saudita il 91% delle condanne a morte note. Mancano dati per Cina, Corea del Nord e Vietnam per i quali sono segreti di Stato. Teheran e il boom di esecuzioni (anche) per reprimere la protesta. Regimi e governi usano la pena capitale come “arma” da sfruttare col “falso pretesto” di migliorare la sicurezza.