Secondo alcuni dati pubblicati in questi giorni la politica di esenzione dei visti di ingresso per viaggiatori provenienti da alcuni Paesi dell'Europa e del Sud-est asiatico sta portando i primi frutti: 13,1 milioni di arriv nel primo trimestre 2024. E per arrivare nel 2025 a superare i livelli pre-pandemia le autorità cinesi stanno lavorando anche per rimuovere i divieti negli alberghi economici finora chiusi agli stranieri.
Nel verdetto sul "processo dei 47" l'accusa - avallata dai giudici - è quella di aver organizzato nel 2020 elezioni primarie per aver cercato di ottenere la maggioranza nel Consiglio legislativo e arrivare a sfiduciare attraverso la legge di bilancio l'allora governatrice Carrie Lam (nominata da Pechino). Per questo "reato" in decine sono e rimarranno in carcere. Mentre va avanti anche il processo a Jimmy Lai, con una sentenza che appare già scritta.
Il direttore editoriale di AsiaNews sui convegni a 100 anni dal Concilio di Shanghai: ci furono errori, ma la gran parte dei missionari fu generosamente impegnata per il bene del popolo cinese. Il nazionalismo delle potenze europee di allora non può essere utilizzato per nascondere quello inculcato oggi a Pechino. A quando un Secondo Concilio cinese che emancipato da interferenze politiche possa davvero parlare delle sfide dell'evangelizzazione in questa terra?
Il direttore editoriale di AsiaNews sui convegni a 100 anni dal Concilio di Shanghai: ci furono errori, ma la gran parte dei missionari fu generosamente impegnata per il bene del popolo cinese. Il nazionalismo delle potenze europee di allora non può essere utilizzato per nascondere quello inculcato oggi a Pechino. A quando un Secondo Concilio cinese che emancipato da interferenze politiche possa davvero parlare delle sfide dell'evangelizzazione in questa terra?
Secondo alcune denunce pubblicate sui social network cinesi, sarebbero tornate in azione le gru e gli escavatori che erano stati fermati nel giugno 2020 per le tensioni nelle comunità e le critiche degli accademici locali. L'obiettivo è "modernizzare", accorpando un quinto dei 70mila villaggi con il trasferimento degli abitanti in nuovi quartieri ai margini di città medio-grandi. E forme di violenza contro chi non si adegua.
Un viaggio di 10mila chilometri esaltato da Pechino come occasione di sviluppo (e di rivincita sull'uscita dell'Italia dalla Belt and Road Initiative). Ma il cotone e i pomodori dello Xinjang sono al centro della “politica di alleviamento della povertà attraverso il trasferimento di manodopera”, che secondo numerosi rapporti è una forma di lavoro forzato.
Il nuovo primo ministro dell'arcipelago sarà Jeremiah Manele, che ha già ricoperto l’incarico di ministro degli Esteri. Gli analisti si aspettano che, nonostante i legami con la Cina, addotti un approccio meno conflittuale. Ma la competizione resta aperta tra le nazioni del Pacifico, divise tra la fedeltà ai partner occidentali e gli accordi (soprattutto sulla sicurezza) con Pechino.
Quattro arresti in poche ore tra i quali anche uno stretto collaboratore del leader di Alternative für Deutschland nella corsa al Parlamento europeo. Le criticità nei programmi di ricerca congiunti tra università tedesche e istituti cinesi con background militare. La replica del portavoce del ministero degli Esteri cinese: "Diffamazioni".
Dopo la visita del presidente eletto Prabowo a Pechino, il ministro degli Esteri cinese è in visita in queste ore a Jakarta. Sul tavolo dopo la linea ad alta velocità tra Jakarta e Bandung, un ulteriore impegno cinese per le infrastrutture della nuova capitale Nusantara.
Vietate foto, immagini o attività che possano minare “l’unità nazionale” o promuovano una “ideologia separatista”. Il governo cinese da tempo vuole controllare la scelta del futuro leader spirituale tibetano. In risposta, l’88enne Tenzin Gyatso fa sapere di godere di buona salute e voler “vivere per più di 100 anni”. Il mistero irrisolto della sorte del Panchen Lama.
L’iniziativa promossa nella municipalità di Chongqing in occasione della festa che in primavera vede i cinesi recarsi alle tombe. Ma è vietato portare fiori per ricordare Li Keqiang, l’ex premier scomparso improvvisamente nell’ottobre scorso e identificato come un contraltare di Xi Jinping.
In sette giorni tre attacchi hanno colpito i progetti infrastrutturali in Pakistan finanziati da Pechino. Il premier Shehbaz Sharf dovrebbe recarsi in Cina il prossimo mese per consolidare l'agenda economia ma è probabile che il lancio di nuovi progetti subirà un arresto, sostengono gli analisti. Nonostante l'ultimo attentato suicida non sia stato rivendicato, diversi gruppi hanno motivi per colpire i cinesi.
Tra i delegati riunitisi nei giorni scorsi all'appuntamento che ratifica le scelte politiche di Xi Jinping anche una delegazione di 11 rappresentanti degli organismi "ufficiali" cattolici. Presente anche mons. Yang Yongqiang, uno dei due vescovi che hanno partecipato al Sinodo in Vaticano. Mons. Shen Bin ai giornalisti: nuovi traguardi “nell'autocontrollo, nell'autogestione e nell'autocostruzione” della comunità cattolica in Cina.
Un “incidente” capitato a una giornalista che a Pechino sta seguendo le riunioni politiche delle “Due sessioni” ha rivelato fino a che punto i controlli digitali vengano utilizzati anche per mettere a tacere il malcontento per il crack immobiliare.
Nelle grandi imprese stanno tornando a formarsi unità legate alle forze armate cinesi. Anche le aziende private stanno seguendo l'esempio di quelle pubbliche. Un modo per gestire potenziali disordini nel contesto del rallentamento dell'economia e per rafforzare il controllo sulle aziende da parte del Partito comunista.
Sulla scia delle tensioni politiche e delle strategie di "diversificazione" l'anno scorso solo l’11,4% degli investimenti esteri di Taipei è finito nella Repubblica popolare cinese. Un tracollo rispetto all’83,8% registrato nel 2010. In calo anche la presenza cinese sull’isola: nel 2022 Pechino ha rappresentato il 34% del totale globale delle imprese, solo 10 anni fa era pari ai due terzi. Delegazione di parlamentari Usa in visita a Taiwan.
Philip Chan, 59 anni, è il primo segnalato sulla base del Foreign Interference (Countermeasures) Act entrato in vigore nel 2022 per fronteggiare la crescente pressione della Repubblica popolare cinese. Immobiliarista legato a un gruppo con sede a Shenzhen, lo scorso anno aveva partecipato alla Conferenza consultiva politica del popolo cinese a Pechino.
Il conflitto geopolitico fra Stati Uniti e Cina ha causato pesanti contraccolpi sulla ricerca accademica. Il numero di studenti cinesi iscritti negli atenei Usa in declino per il quarto anno consecutivo. Molti progetti nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’informatica quantistica sono a doppio uso e possono essere applicati in ambito militare.
Mentre ricorrono i dieci anni dall'arresto di Ilham Tohti, il volto simbolo della repressione dell'identità culturale locale, un rapporto mette nel mirino i pacchetti turistici venduti da 18 aziende turistiche europee nello Xinjang: "Sono luoghi collegati a crimini contro l'umanità".
Nel 1999 Pechino ha reinterpretato la legge vietando che quanti sono nati da genitori di Hong Kong nella Cina continentale possano ricongiungersi con la famiglia. Da allora il missionario del Pime si batte per una questione che coinvolge tuttora 60mila persone. Il diniego va contro quanto propagandato dallo stesso governo cinese.
Le autorità cinesi hanno proibito l’ammissione di nuovi religiosi nel monastero di Khyungbum Lura, che negli anni '50 si era opposto all'Esercito di liberazione popolare. Mentre i residenti locali hanno espresso preoccupazione, la Cina ha reso la propria repressione sempre più capillare, adottando strategie di raccolta di dati sulla popolazione come nello Xinjiang.
Il ministero della Sicurezza di Stato ha un nuovo compito: proteggere l’economia in un quadro di rallentamento della crescita. L’agenzia di intelligence, un tempo misteriosa, sta diventando più attiva sui social. Nel mirino le cosiddette “forze ostili” che vorrebbero ostacolare lo sviluppo, mentre le autorità censurano i commenti negativi e tentano di rafforzare la fiducia degli investitori.
È l’obiettivo sul Pil fissato per il 2024 a conclusione della conferenza economica del Partito comunista cinese. Al centro dei lavori i timori legati al settore immobiliare e gli ostacoli alla ripresa. La propaganda funzionale al tentativo di rilancio dopo le nubi post-Covid. Oltre 8,5 milioni di persone sulla “lista nera” per non aver rimborsato i prestiti bancari, altri 19 milioni senza assistenza medica.
L'atto di accusa scritto dal carcere di Hong Kong dove è reclusa dall'avvocata e attivista pro-democrazia Chow Hang-tung: "È indiscutibile che l'attuale ordine internazionale sia fortemente dominato dall'Occidente e ancora lontano dall'ideale del diritto come valore. Ma il modo per migliorarlo non è dare più voce a dittatori non occidentali, che possono solo far crescere il silenzio di chi non ha voce".
Una pratica usata come strumento di lotta di classe durante la Rivoluzione culturale. Il presidente ha deciso di far rivivere il vecchio modello di governance sociale promosso da Mao 60 anni fa, mobilitando le masse per “risolvere i problemi a livello locale”. In realtà è una via per controllare il malcontento e la crisi economica. Timori di rafforzamento della sorveglianza.
La Cina starebbe pianificando una espansione nell’area mediorientale, nell’ambito della sfida militare globale con gli Stati Uniti per il predominio nel Golfo Persico. Nessun commento fra le alte sfere governative. L’Esercito popolare di liberazione (Pla) sta accelerando i piani di trasformazione in flotta d’alto mare.
La ripresa dei colloqui militari il principale risultato del vertice tra il presidente degli Stati Uniti e quello cinese a San Francisco. Entrambi cercano di evitare il conflitto riprendendo la comunicazione; nessuna dichiarazione congiunta dopo l’incontro durato quattro ore. Nella città californiana lo scontro tra i sostenitori di Xi e i manifestanti per i diritti umani in Cina.
I giovani della metropoli hanno celebrato la ricorrenza, evento raro in Cina. Le maschere occasione di satira e per manifestare il dissenso, senza varcare la “linea rossa”. Polizia e reparti della sicurezza a presidio delle strade, alcuni giovani prelevati e portati via. In rete è boom di video e foto dei travestimenti, rara opportunità per esprimere il malcontento.
Zeng Yuxuan, 23 anni, aveva trascorso sei mesi in carcere per uno schizzo del “Pilastro della vergogna”, statua che omaggia le vittime del massacro. Rimpatriata come persona non gradita a Shenzhen, di lei si sono perse le tracce. Sparita anche la madre. Ultima storia di un lungo elenco di repressione dell’attivismo. Una pagina e una raccolta firme per sensibilizzare sulla sua sorte.
Hunan Television, popolare canale tv, trasmette in prima serata uno spettacolo in cui il varietà si fonde con l’ideologia del Partito comunista. Scopo del programma è quello di dimostrare che il marxismo è compatibile con la cultura tradizionale cinese. Un nuovo ultimo sforzo della leadership per rinsaldare l’ideologia fra i giovani; ma sul web si fa strada anche lo scherno per l'iniziativa.