Il ricordo del papa emerito dell'arcivescovo di Mumbai, che Benedetto XVI creò cardinale. L'arcivescovo indiano Felix Machado, che in Vaticano ha lavorato per 15 anni al Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, ripercorre i giorni delicatissimi del discorso di Regensburg: "Non colpevolizzava alcuna religione. Intervenni per chiarire il senso delle sue parole e lui mi ringraziò. Ha sempre indicato la via di un dialogo autentico".
Il portavoce vaticano: "È lucido e vigile, le sue condizioni pur restando gravi sono stabili". Il card. Bo, arcivescovo di Yangon e presidente della Fabc: "La sua testimonianza continua a benedire la Chiesa". Preghiere per il papa emerito anche in India e nelle comunità cattoliche in Cina.
Il 29 dicembre 1922 approdava nella capitale cinese il primo delegato apostolico. Un anniversario che è l'occasione per riflettere sull'eredità lasciata al cattolicesimo cinese in tema di inculturazione e promozione di una Chiesa dal volto autenticamente cinese.
L'invito ai fedeli al termine dell'udienza generale: "Il Signore lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza d'amore alla Chiesa fino alla fine". Sala stampa vaticana: "Aggravamento nelle condizioni del papa emerito. Situazione al momento sotto controllo". Nel quarto centenario della morte di san Francesco di Sales oggi viene diffusa la lettera apostolica "Tutto appartiene all'amore" sull'attualità della spiritualità del grande vescovo di Ginevra.
Nell'Angelus della festa di santo Stefano la preghiera per i cristiani perseguitati "oggi più numerosi che nei primi secoli". "Dai martiri impariamo il perdono alle persone con cui non andiamo d'accordo". L'augurio di pace "nelle famiglie, nelle comunità parrocchiali e religiose, nei movimenti e nelle associazioni".
Il messaggio pronunciato durante la benedizione urbi et orbi: “Vinciamo il torpore delle false immagini che fanno dimenticare il festeggiato e guardando Betlemme fissiamo lo sguardo sui bambini vittime della terza guerra mondiale”. In Myanmar e in Iran “cessi ogni spargimento di sangue”. L’appello per la riconciliazione in Ucraina, Siria, Terra Santa, Libano, Yemen e per l’Afghanistan e il Corno d'Africa afflitti da fame e carestia.
L'invito di papa Francesco negli auguri natalizi alla Curia romana. “La cosa peggiore che possa accaderci è pensare di non avere più bisogno di conversione, a livello sia personale sia comunitario. Se a volte dico cose che possono suonare dure e forti, non è perché non creda nel valore della tenerezza, ma perché è bene riservare le carezze agli affaticati e agli oppressi".
All'udienza generale nuovo appello di Francesco a pregare per la pace "in questa festa di Dio che si fa bambino". Nella catechesi l'invito al confronto con la Parola di Dio e la dottrina della Chiesa che "ci aiutano a leggere ciò che si muove nel nostro cuore".
Nell’introdurre la preghiera mariana ha ricordato san Giuseppe che oggi “indica la via” e “apre a prospettive nuove”, che sono “gli orizzonti di Dio”. L’udienza agli assistiti dal Dispensario Pediatrico “Santa Marta” e l’invito a pregare per i bambini in Ucraina e dove soffrono per la guerra. In una intervista ad Abc dice di aver già firmato le dimissioni in caso di impedimento medico.
Autorizzata la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche, prima tappa in un processo di beatificazione che ha avuto una storia travagliata. Ricci portò il vangelo in Cina attraverso la via dell’amicizia. Le comunità che ha fondato hanno conservato e trasmesso la fede, nonostante persecuzioni e difficoltà di ogni genere. Il sogno di poterlo vedere beato insieme al discepolo e amico cinese Xu Guangqi.
La memoria della santa di Calcutta al centro di un gesto che il pontefice compirà domani nella ricorrenza dei suoi 86 anni: con le Missionarie della carità consegnerà un segno di gratitudine a tre persone – un francescano siriano, un clochard e un industriale italiano - che vivono la carità verso gli ultimi. Le suore di Madre Teresa: "Felici per questa scelta".
Nel messaggio per la ricorrenza che la Chiesa celebra il 1 gennaio una riflessione sulla ripartenza dopo il Covid alla luce delle conseguenze globali del conflitto in Ucraina: “Il virus della guerra è più difficile da sconfiggere perché non viene dall’esterno. Non possiamo pensare solo a preservare lo spazio dei nostri interessi personali o nazionali”.
Al termine dell'udienza generale di oggi Francesco ha invitato a scegliere "regali più umili" e destinare quanto risparmiato alla solidarietà. Nella catechesi ha affrontato il tema della vigilanza: "Quando confidiamo troppo in noi stessi e non nella grazia di Dio, allora il Maligno trova la porta aperta".
In piazza San Pietro all'Angelus la benedizione dei Bambinelli: "Pregate perché porti un raggio di pace al mondo intero". Appello alla riconciliazione dopo i nuovi scontri in Sud Sudan, dove il pontefice è atteso all'inizo di febbraio. Il saluto alle genti di montagna da cui imparare "il senso di comunità e la capacità di camminare insieme".
Francesco all'Angelus nella solennità dell'Immacolata: "Maria senza peccato ricorda anche a noi la bellezza donata nel Battesimo". Nel pomeriggio la preghiera a piazza di Spagna: "Unitevi a me nell'affidare alla Vergine il desiderio di pace".
Nell'udienza generale Francesco ha messo in guardia dalla possessività nelle relazioni. Rivolgendosi ai pellegrini polacchi ha accostato l'Operazione Reinhardt - una delle pagine nere della Shoah - agli eccidi di oggi in Ucraina. "All'Immacolata chiediamo di essere conforto per quanti sono provati dalla brutalità della guerra".
Illustrando la figura del santo, Francesco ha definito l’ipocrisia “il pericolo più grave”, rovina “anche le realtà più sacre”. Anticipando la festa dell’Immacolata, affida a Maria “la preghiera per la pace, specialmente per il martoriato popolo ucraino”. Nel messaggio per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità celebrata ieri ha definito il magistero della fragilità “un carisma”.
Ricevendo in udienza il Forum delle Associazioni familiari italiane Francesco ha ricordato il contributo delle riviste missionarie a "far entrare nelle case le notizie di Paesi e popoli lontani". L'appello contro l'inverno demografico: "È ora di passare dalle parole ai fatti, dai palliativi a una terapia vera ed efficace. Abbiamo bisogno di figli".
Tra i due riconoscimenti di quest’anno uno è stato consegnato oggi al prof. Joseph Wieler per i suoi studi su fede e ragione giuridica. Papa Francesco: “La teologia di Benedetto XVI non è per il passato, ma feconda per il futuro”. Dal 31 gennaio al 5 febbraio il viaggio apostolico del pontefice nella Repubblica democratica del Congo e in Sud Sudan
All'Angelus appello di Francesco dopo gli attentati a Gerusalemme e gli scontri che durano da mesi. "Lasciamoci scuotere nel tempo dell'Avvento". Il ricordo di un senza tetto morto di freddo poco lontano da San Pietro
La vicinanza di Francesco: “Non c’è giorno in cui non porti nel cuore voi che soffrite il terrore scatenato da questa aggressione”. “Il mondo ha riconosciuto un popolo nobile e martire”. Di fronte al gelo dell’inverno e ai missili sulle centrali che rendono le sofferenze ancora più tragiche l’invito a ricordare le prove della Sacra Famiglia a Betlemme: “la luce arrivò non dagli uomini, ma da Dio”.
All'udienza generale Francesco prega per le vittime del terremoto in Indonesia e - ricordando l'Holodomor di Stalin - per i "tanti bambini donne anziani bimbi che oggi soffrono il martirio dell’aggressione in Ucraina". L'auspicio che i Mondiali di calcio in Qatar siano occasione di "incontro e armonia favorendo la pace e la fratellanza tra i popoli”.
Francesco in visita privata ad Asti dalla cugina novantenne, nel luogo da cui i suoi genitori partirono per l'Argentina. L'omelia nella festa di Cristo Re: "Tutti pensiamo di sapere che cosa non va nella società, nel mondo, anche nella Chiesa, ma poi facciamo qualcosa? Ci sporchiamo le mani come il nostro Dio inchiodato al legno o stiamo con le mani in tasca a guardare?"
Si intitola "Birth" e racconta la vita e la morte del primo sacerdote e martire coreano ucciso nel 1846 a 25 anni. Debutterà nelle sale il 30 novembre ma è già stato presentato in anteprima in Vaticano. Il popolare attore coreano che lo ha impersonato: "Ha sognato l'uguaglianza e la verità in un mondo nuovo e ha cercato di cambiarlo. E questo è un seme anche per il presente”.
All'udienza generale il pontefice ha lanciato un nuovo appello alla preghiera dopo l'attacco missilistico che ha provocato morte e danni su molte infrastrutture civili. Nella catechesi Francesco ha parlato della desolazione che nella vita spirituale scuote la "serenità asettica che rende disumani". L'inquietudine come "risposta all’obiezione che l’esperienza di Dio sia una semplice proiezione dei nostri desideri".
Nell’omelia il pontefice esorta ad agire davanti a una terza guerra mondiale “così crudele”. E ammonisce dal farsi attrarre da maghi, complottisti populisti e disfattisti. All’Angelus egli ha ricordato il lancio della piattaforma Laudato Sì e la Cop27 in corso in Egitto, che deve garantire “passi in avanti” nel solco dell’Accordo di Parigi. Il tema della “perseveranza” nel bene.
Di etnia Dayak sostituisce mons. Giulio Mencuccini. Ora tutte le diocesi del Paese sono guidate da vescovi indonesiani. Card. Suharyo: il nuovo vescovo porterà avanti quanto di buono fatto dal suo predecessore. La sua competenza filosofica l’aiuterà a “far convivere” la saggezza locale con la cristianità.
Ieri i “cordiali colloqui” fra Francesco e il monarca hascemita, per il quinto incontro in meno di 10 anni. La “comune preoccupazione” per la città santa e per la permanenza dei cristiani nella regione mediorientale. Il problema della povertà e della disoccupazione post-pandemia e il turismo religioso per sostenere l’economia.
Alla famiglia dell'attivista sciita Mohammed Ramadhan è stato permesso per la prima volta dopo anni di entrare in contatto fisico col proprio congiunto durante una visita. Il suo caso era stato tra quelli sollevati in occasione del viaggio del pontefice: la sua condanna a morte sarebbe legata a una confessione estorta con la tortura. La moglie resta preoccupata per la sua salute.
Nell'udienza generale Francesco ha ripercorso la visita dei giorni scorsi rispondendo alla domanda: perché visitare un Paese a grandissima maggioranza islamica? "Il dialogo è l'ossigeno della pace. I cristiani del Golfo ci invitano a dilatare gli orizzonti e dedicarci alla conoscenza degli altri". Il ricordo dell'arcivescovo ortodosso di Cipro Chrysostomos, "pastore lungimirante".