Concluso un raro Congresso del Partito dei lavoratori. Il leader nordcoreano invoca una lotta “disperata” per salvare l’economia nazionale. Covid-19, tifoni e sanzioni: il Paese è sempre più in difficoltà. Seoul: Pyongyang attende l’insediamento dell’amministrazione Biden.
Nel Messaggio per la 29ma Giornata mondiale del malato, Francesco ricorda che la salute è un bene comune primario. La pandemia ha mostrato carenze nei sistemi sanitari e non sempre ad anziani e più vulnerabili è garantito l’accesso alle cure in modo equo. Nello stesso tempo, la pandemia ha messo in risalto anche la dedizione e la generosità di tanti.
Francesco ha modificato la norma di Diritto canonico che limitava agli uomini tali incarichi. Si tratta del “riconoscimento, anche attraverso un atto liturgico (istituzione), del contributo prezioso che da tempo moltissimi laici, anche donne, offrono alla vita e alla missione della Chiesa”.
Un pensiero alle vittime del 6 gennaio a Washington. “Esorto le autorità dello Stato e l’intera popolazione a mantenere un alto senso di responsabilità, al fine di rasserenare gli animi, promuovere la riconciliazione nazionale e tutelare i valori democratici radicati nella società americana”.
Commento al Vangelo della festa del battesimo del Signore B (Marco 1,7-11).
Fedeli e missionari stranieri sono additati come la fonte della nuova epidemia di Covid-19 nell’Hebei. In realtà, i villaggi accusati non hanno cristiani e le attività religiose della Chiesa sono bloccate dalla vigilia di Natale. Come Nerone, alla ricerca di un capro espiatorio. Il risultato: chiese ancora chiuse in nome della prevenzione.
All’Angelus, papa Francesco fa gli auguri agli ortodossi, che domani festeggiano il Natale. “Attraverso l’annuncio del vangelo”, la luce di Cristo “si diffonde in ogni luogo e in ogni tempo”. ““La stella è Cristo, ma la stella possiamo e dobbiamo essere anche noi, per i nostri fratelli e le nostre sorelle”. Un augurio per la pace in Centrafrica.
Nella solennità dell’Epifania, papa Francesco celebra la messa all’altare della cattedra. Fedeli, cardinali, vescovi, coro in distanziamento anti-Covid. E’ urgente “comprendere meglio che cosa significa essere adoratori del Signore”. Occorre “alzare gli occhi”, “mettersi in viaggio”, “vedere”. “Liberarsi dalla dittatura del proprio io, sempre incline a ripiegarsi su sé stesso e sulle proprie preoccupazioni”. “Erode e i notabili di Gerusalemme rappresentano la mondanità, perennemente schiava dell’apparenza e in cerca di attrattive: essa dà valore soltanto alle cose sensazionali, alle cose che attirano l’attenzione dei più”.
Commento al Vangelo della Solennità dell’Epifania (Matteo 2,1-12).
All’Angelus dalla biblioteca del palazzo apostolico, papa Francesco sottolinea che da sempre “Dio vuole comunicare con noi”. “Si fece carne: … Dio si è fatto fragilità per toccare da vicino le nostre fragilità”. Nel nuovo anno “le cose andranno meglio nella misura in cui lavoreremo pe il bene comune, anzitutto per gli svantaggiati”.
Commento al Vangelo della 2a domenica di Natale (Giovanni 1,1-18).
All’Angelus, papa Francesco chiede di affidare “le nostre angosce e i nostri tormenti” alla madre di Dio. Oggi si celebra la 54ma Giornata mondiale della pace, che quest’anno ha come tema “La cultura della cura come percorso di pace”. “Sviluppare una mentalità e una cultura del ‘prendersi cura’, al fine di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità”. Preghiera per i bambini dello Yemen e per il vescovo di Owerri (Nigeria), rapito pochi giorni fa insieme al suo autista.
Una sciatalgia ha costretto papa Francesco a non presiedere la messa nella solennità della Madre di Dio e 54ma Giornata mondiale della pace, sul tema “La cultura della cura come percorso di pace”. “La maldicenza corrompe, fa degenerare tutto, mentre la benedizione rigenera, dà forza per ricominciare”. ““Non siamo al mondo per morire, ma per generare vita”. “Sarà un buon anno se ci prenderemo cura degli altri, come fa la Madonna con noi”.
Commento al Vangelo nella solennità della Madre di Dio (Luca 2,16-21).
Francesco a causa di una “dolorosa sciatalgia” non ha celebrato i Vespri e il Te Deum di ringraziamento di fine anno. L’omelia, letta dal card. Re. I “gesti di vicinanza” di tanti che operano nella sanità e nella scuola e anche di politici impegnati per il bene comune.