Gli effetti dei cambiamenti climatici stanno portando quest'anno a un drastico calo nella produzione di cereali, settore cruciale per l'economia russa. Nella regione di Rostov si è ormai desertificato il 17,5% del territorio. Ma nella repressione di qualsiasi voce di dissenso anche gli ambientalisti che lottano per salvaguardare le aree boschive vengono presi di mira.
Ripercorrendo nel suo nuovo libro attraverso una galleria di personaggi gli ultimi trent’anni dell’Unione Sovietica, lo scrittore Mikhail Zygar aiuta a leggere il presente di Mosca a partire dall’idea che nessuna dittatura è eterna e che il futuro offre sempre una chance per cambiare.
I tagli nelle commesse dalla Cina e il crollo degli stipendi stanno facendo esplodere in Corea del Nord il lavoro informale. Ma anche tra gli operai che Kim vende come mano d'opera a Pechino crescono le tensioni alimentate dalla trattenute sempre più alte sui loro stipendi per garantire entrate al governo di Pyongyang. Così il nuovo eldorado del regime oggi è diventata la Russia, dove è più forte l'isolamento linguistico e culturale.
Nonostante i dati segretati da Rosstat diversi osservatori sostengono che la popolazione russa sia ormai scesa sotto la soglia dei 140 milioni con le morti che costantemente superano le nascite. Proprio le regioni con una demografia tradizionalmente di maggiore crescita sono quelle che contano la maggiore quantità di caduti sul fronte ucraino
Nel contesto del disfacimento dell’Unione Sovietica, 35 anni fa la regone dei baškiri - a ridosso degli Urali - proclamava la propria autonomia, poi cancellata dalla "verticale del potere" di Vladimir Putin. Nella Urfa di oggi, da dove partono migliaia di soldati per il fronte ucraino, ben poco è rimasto di quei sogni e la parola "sovranità" è ormai bandita dai discorsi.
Si avvia alla conclusione la campagna militare 2025 prima del gelo invernale, la più violenta e sistematica. Per gli esperti “il contesto strategico della guerra sta cambiando”, mentre l’economia scivola verso la stagnazione. La tentazione di Trump di concludere con Putin un “affare reciproco”. Né la Russia, né l’Ucraina sono veramente in grado di modificare il corso e il carattere della guerra.