Per il ministero dell'Istruzione superiore sarebbero in corso 10mila cancellazioni, che potrebbero trasformarsi in espulsioni. A provare l'ampi diffusione di abusi per ottenere permessi di soggiorno di lunga durata un'ondata di arresti soprattutto nelle province di Chang Mai e Phuket. Chiamate in causa anche università private che respingono gli addebiti, puntando il dito contro la corruzione dei pubblici ufficiali.
Il cessate il fuoco con la Cambogia mediato dall’Asean sembra resistere nonostante i comandi thailandesi parlino di nuove violazioni. Oltre 300mila persone sono state costrette a lasciare le loro case. Sullo sfondo restano i dazi imposti dagli Usa ai due Paesi e la crisi politica di Bangkok. Attesa per il 4 agosto la sentenza della Corte costituzionale sulla premier sospesa Paetongtarn Shinawatra che potrebbe ridisegnare gli equilibri tra governo civile e establishment militare.
L'annuncio dalla Malaysia dove il premier Anwar ha letto una dichiarazione alla presenza del premier cambogiano Hun Manet e di quello ad interim thailandese Phumtham Wechayachai. Il 4 agosto un nuovo vertice del Comitato di frontiera per consolidare l'intesa. Il monito dell'arcivescovo di Bangkok, mons. Vira Arpondratana: "Non si strumentalizzino complesse questioni storiche per fini nazionalisti che distolgono l'attenzione da problemi interni".
In un messaggio a nome della piccola comunità cattolica cambogiana sui combattimenti in corso con la Thailandia mons. Olivier Schmitthaeusler invoca il rispetto del diritto internazionale e invita tutte le parrocchie a pregare perché i governanti trovino una soluzione "amichevole, sostenibile e giusta". Ancora accuse incrociate tra i due Paesi, mentre alcuni missili sono piovuti anche in Laos. Oltre 30 i morti e 200mila gli sfollati.