01/02/2017, 11.35
LAOS – CINA
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Stop alle piantagioni cinesi di banane, a rischio ambiente e coltivatori

All’inizio il divieto comprendeva solo le province di Tonpheung e Huayxai, ora sono sempre di più le piantagioni bloccate dal governo. Stravolta la produzione locale e inquinate alcune fonti d’acqua. L’anno scorso un operaio è morto per l’esposizione ad agenti chimici tossici per la salute.

Vientiane (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità della provincia di Bokeo, hanno sospeso le attività di 18 piantagioni cinesi di banane dopo aver scoperto violazioni delle norme antinquinamento legate all’uso eccessivo di prodotti chimici per incrementare la produzione.

Un funzionario del governo ha comunicato a Radio Free Asia (Rfa) che il problema non si limita solamente all’uso di composti chimici: “Le compagnie cinesi hanno piantato anche fuori dai loro terreni, perciò ora coltivare le banane è proibito”.

Invece di produrre la “Kuai nam” ovvero il tipo di banana tradizionale nel Paese, le compagnie preferivano coltivare la “Cavendish”, la banana più diffusa al mondo. Ma coltivarla nelle province settentrionali del Laos richiede l’uso di molti pesticidi, diserbanti, disinfestanti per roditori e fertilizzanti. Ciò serve ad incrementare la produzione e difendere le piante da 28 malattie diverse e da 19 tipi di insetti. L’uso dei prodotti chimici ha incrementato la produzione, ma ha anche contaminato alcune risorse idriche naturali e l’accumulo e la dispersione di una gran quantità di contenitori in plastica in cui i composti erano imballati.

Un anonimo funzionario governativo del distretto di Pha Oudom, racconta che nel 2016 un operaio è morto in seguito all’esposizione ad agenti chimici tossici. I proprietari della piantagione, hanno dato alla vittima 62,5 dollari Usa durante il suo ricovero ospedaliero, ma alla sua morte la famiglia non è stata risarcita.

Le condizioni di lavoro degli operai nelle piantagioni di banane sono così negative che di solito viene loro permesso di lavorare per non più di tre anni, proprio per le probabilità di decesso.

“Gli investitori cinesi – racconta il funzionario governativo – pensano solo al loro guadagno. Ora che le piantagioni del Tonpheung e del Bokeo sono state vietate, sembra che le compagnie se ne stiano andando”. All’inizio dell’anno, il divieto di coltivare banane riguardava solo i distretti più interessati al problema (Tonpheung e Huayxai) ma poi si è esteso a tutte le aree danneggiate.

Nei prossimi due anni, il governo provinciale di Bokeo intende improntare l’agricoltura su altri tipi di prodotti come cocomeri e palme.

 

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