21/02/2011, 00.00
VIETNAM
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A Ho Chi Minh City un corso di dialogo interreligioso, aperto a tutti

di J.B. Vu
Un mezzo per aiutare il popolo cristiano ad avere la capacità di essere “ponte” nei rapporti con i credenti di altre fedi. Attraverso contatti quotidiani nelle famiglie, nella società, i partecipanti studiano le forme, l’organizzazione e le attività del dialogo interreligioso secondo la Chiesa cattolica.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Il dialogo interreligioso come occasione per conoscersi meglio tra chi segue credenze diverse, non per discutere i differenti punti di vista in materia di fede o di politica, ma per “esplorare” l’azione di Dio tra i nostri fratelli e per presentare l’amore di Gesù verso ognuno.
 
E’ in tale ottica che è cominciato il 19 febbraio il corso di formazione dell’arcidiocesi di Saigon “La pratica del dialogo interreligioso” e l’insegnamento della Chiesa sul dialogo, aperto a cattolici e non cattolici.
 
L’iniziativa vuole essere un’occazione per aiutare il popolo cristiano ad avere la capacità di essere “ponte” nei rapporti e nel dialogo con i credenti di altre religioni. Attraverso contatti quotidiani con membri di altre fedi nelle famiglie, nella società, i partecipanti studiano le forme, l’organizzazione e le attività del dialogo interreligioso secondo la Chiesa cattolica.
 
In realtà è dal 2009 che l’arcidiocesi svolge tale attività verso buddisti, caodaisti, protestanti, islamici e altri. I componenti del comitato per il dialogo interreligioso hanno visitato luoghi di preghiera e avuto incontri con rappresentanze di altre fedi per arricchire la loro esperienza e vivere in armonia con i fratelli e le sorelle che hanno credenze diverse dai cattolici. Ora sono capaci di incontrare e dialogare con i fedeli di altre religioni.
 
Ora il gruppo per il dialogo conta più di 200 membri e comprende sacerdoti redentoristi, gesuiti, domenicani, suore e laici.
 
Alcuni fratelli del seminario maggiore Saint Joseph hanno riferito ad AsiaNews che “dopo visite e incontri con il superiore buddista, monaco Thích Giá Toàn, il venerabile Thích Giác Hoàng e monaci buddisti del tempio del centro buddista, siamo divenuti più vicini gli uni agli altri, lasciando nei nostri cuori segni positivi”.
 
Secondo l’insegnamento della Chiesa cattolica vietnamita, “il dialogo interreligioso è una componente dell’annuncio della Buona novella, specialmente nel contesto dell’attuale società asiatica. I fedeli, inoltre, hanno la possibilità di apprendere cose utili per noi stessi. Attraverso il dialogo interreligioso impariamo e comprendiamo di più la verità e la grazia che diviene accessibile alle persone che sono come alla presenza nascosta di Dio” (GLHTCG 856).
 
Ciò vale anche verso l’islam che a Ho Chi Minh City ha una piccola presenza. Essi sono vicini e amici con la popolazine cattolica della città. In Vietnam, i musulmani hanno 40 moschee e 21 “surao” (luoghi di preghiera più piccoli). Le moschee sono a Ho Chi Minh City, a An Giang, Tiền Giang, Trà Vinh, Long An, Tây Ninh, Bình Phước, Bình Dương, Đồng Nai, Ninh Thuận, oltre al Masjid Al-Noor a Ha Noi.     
 
Attraverso le attività del dialogo interreligioso, cattolici e non hanno studiato gli insegnamenti della Chiesa e i libri del catechismo e hanno anche avuto conoscenza e capito le nuove fondamentali attività nella nostra società.
 
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