03/03/2015, 00.00
INDONESIA
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Attivisti indonesiani promuovono un ponte fra impresa e diritti del lavoratore

di Mathias Hariyadi
Società civile, businessmen e organizzazioni internazionali lanciano una serie di iniziative per coniugare etica e affari. L'obiettivo è rafforzare la collaborazione, per affrontare “problemi e interessi comuni”. L’obiettivo è garantire l’applicazione degli standard Onu in tema di impresa.

Jakarta (AsiaNews) - Affari e diritti umani, profitto e rispetto del lavoratore, impresa e manodopera a basso costo sono elementi spesso in contrasto fra loro e vanno a discapito della salute e del benessere del cittadino, soprattutto in nazioni come l'Indonesia in fase di crescita economica. Per questo i membri della Indonesian civil society organizations (Cso) hanno promosso una serie di iniziative, per rilanciare il valore dell'etica negli affari perché "diritti umani e impresa non sono concetti in contraddizione fra loro".

In questo contesto nei giorni scorsi si è tenuta una due giorni di incontro e confronto a Jakarta (nella foto), intitolata "affari e diritti umani", promossa dalla Indonesian Global Compact Network (Igcn), con la collaborazione di Oxfam, esponenti del mondo dell'impresa e gruppi della società civile. All'evento hanno partecipato 66 persone, fra esperti del mondo del lavoro, attivisti pro diritti umani, sindacalisti e imprenditori. 

Imprese, aziende, multinazionali, corporations sono spesso accusate di non rispettare i diritti umani, in particolare per quanto concerne l'esproprio forzato dei terreni, e di non curarsi dell'ambiente, promuovendo uno sviluppo davvero sostenibile per il pianeta. A questo si aggiunge il nodo riguardante i salari agli operai - spesso al di sotto della soglia minima - e l'eccessivo carico di ore di lavoro. 

L'obiettivo della due giorni di forum era dunque quello di creare "un ponte" fra impresa e lavoratori, dar vita a un tavolo di incontro e confronto fra due realtà spesso in contrasto fra loro. Y.W. Yunardy, presidente Igcn, si rivolge agli attori in gioco - imprenditori, studiosi, società civile - e chiede di "rafforzare" la collaborazione per affrontare "problematiche e interessi comuni". 

All'evento erano presenti anche i rappresentanti delle più importanti imprese estere e multinazionali che operano sul territorio indonesiano, dai giganti dell'industria del dolciario ai prodotti cosmesi. Interpellati da AsiaNews al termine del convegno, gruppi attivisti e membri della società civile (Cso) hanno rilanciato l'importanza dell'etica e del rispetto dei diritti umani nel mondo dell'impresa. L'obiettivo è quello di garantire l'applicazione dei principi e degli standard fissati dalle Nazioni Unite in tema di affari e impresa (Ungp), con un'attenzione particolare alla tutela delle risorse idriche, degli espropri dei terreni e dei diritti del lavoratore. 

 

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