10/02/2017, 08.12
LIBANO
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Beirut, fondazione Adyan lancia un sito web dedicato al pluralismo e al dialogo interreligioso

di Fady Noun

L’obiettivo è garantire il diritto inalienabile di cittadinanza alla diversità, in Libano e nel mondo arabo. Chiamato “taadudiya”, il sito si ispira all’idea che il pluralismo è il cardine fondante dell’unità. P. Fadi Daou: Contro quanti vogliono innalzare muri rispondiamo con l’apertura e lo spirito critico. 

 

Beirut (AsiaNews) - Garantire il diritto inalienabile di cittadinanza alla diversità in Libano e nel mondo arabo: è questo l’obiettivo ambizioso della Fondazione Adyan. Nata dieci anni or sono, Adyan, che ha promosso fra gli altri anche dei corsi per le classi secondarie in passato, si è mostrata una volta di più una fonte di innovazione con il lancio di un sito internet dedicato al pluralismo. Chiamato “Taadudiya” [che significa, appunto, pluralismo], il sito online intende portare aria fresca e un vento nuovo nello spazio affollato dei rapporti fra le religioni. 

Infatti, l’approccio di Adyan semplifica i rapporti interreligiosi slegandoli dall’imperativo di un dialogo basato su risultati confusi o equivoci; esso propone il pluralismo come un dato socio-politico, appreso e accettato di buon grado da tutti, al punto da diventare il cardine fondante dell’unità. 

Presentato nel contesto di una cerimonia organizzata la sera dello scorso 7 febbraio all’hotel Le Gray, un luogo scelto proprio per la sua posizione carica di simbolismo, il sito web Taadudiya (taadudiya.com) è caratterizzato da tre componenti principali. In primis, esso è un calendario interreligioso unico al mondo, che mette in parallelo venti calendari di diverse tradizioni religiose. 

E ancora, un modello di unità nella diversità che comprende informazioni tematiche sulle religioni, osservate da diverse angolazioni ivi comprese quelle dell’architettura sacra. Infine, al terzo punto esso rappresenta uno spazio per la raccolta di opinioni diverse, in cui vengono pubblicati articoli che possono essere presi come punti di partenza per dibattiti tematici sulle differenze religiose. 

Dopo una presentazione del sito su pannelli interattivi, degli interventi hanno spiegato la pedagogia dei rapporti sociali in un contesto interreligioso, come quello sviluppato proprio da Adyan. A seguire, si sono registrati gli interventi della coordinatrice del sito Dahlia Mokdad; dell’ambasciatore del Regno Unito Hugo Shorter; della responsabile della direzione sul dialogo fra civiltà della Lega araba Samia Bayer; del rappresentante del ministero dell’Informazione André Kassas; infine, del presidente di Adyan, p. Fadi Daou.

“Dalla piazza di Gebran e Samir…”

Nel suo intervento p. Daou sottolinea che “in una regione e in un’epoca dominata dal discorso unidimensionale, esclusivista, estremista e buio, ecco che noi celebriamo insieme, a Beirut, dalla piazza dei Martiri, dalla piazza della libertà di espressione, dalla piazza di Gebran (Tuéni) e di Samir (Kassir), dalla piazza del vivere in comune, il lancio di questo sito web”. Esso, prosegue il sacerdote, “riflette le nostre convinzioni, la nostra volontà e i nostri obiettivi di rispetto delle diversità, e di sviluppare la capacità di generare la diversità e di edificare i rapporti sociali fra libanesi, a prescindere dalle loro appartenenze culturali, religiose o etniche”. 

“In un momento in cui cui le frontiere sono chiuse, in cui si innalzano muri o si vuole distruggere un patrimonio culturale - ha concluso il sacerdote - ecco che qui si frappone, forte e salda, l’idea di libertà e di pluralismo. All’ignoranza e all’isolazionismo, viene opposta una apertura e uno spirito critico e informato sui fatti”. 

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