21/12/2015, 00.00
INDIA - VATICANO
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Card. Gracias: Il Natale della Misericordia, una festa rivoluzionaria

di Nirmala Carvalho
L’arcivescovo di Mumbai ha aperto ieri la Porta Santa della basilica di Mount Mary a Bandra. Durante l’omelia ha ricordato l’origine della festa della Divina Misericordia, istituita da san Giovanni Paolo II. Papa Francesco ha scelto la misericordia come tema del suo pontificato. “Apriamo i nostri cuori alla misericordia di Dio, per poi donarla agli altri”.

Mumbai (AsiaNews) – Il Natale “è un dono della misericordia di Dio. Si tratta di una potente festa rivoluzionaria. Colui che ha ricevuto la sua misericordia può trasformare la famiglia, la società, la comunità. Ognuno può mostrare la sua misericordia, in particolare a quelli che vivono nelle periferie, ai margini, esclusi dalla società, perché Egli per primo ci ha amato con il suo amore misericordioso. La misericordia può trasformare il mondo. Anche noi possiamo trasformare gli altri”. Lo ha detto il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, che ieri ha aperto la Porta Santa della basilica di Mount Mary a Bandra.

Durante l’omelia il card. Gracias ha parlato dell’origine della festa e del suo significato per la Chiesa cattolica. “Mentre ci avviciniamo alla festa del Natale – ha detto – apriamo la Porta Santa della Misericordia. San Giovanni Paolo II ha dato impulso alla Misericordia di Dio istituendo la festa della Divina Misericordia. Questo impulso è continuato nel pontificato di papa Benedetto XVI, che ha fatto eco al suo predecessore con parole altrettanto profonde”.

La misericordia, ha continuato, “è il fulcro del messaggio del Vangelo. È il nome stesso di Dio, il volto con il quale Egli si rivela nel Vecchio Testamento e pienamente in Gesù Cristo, l’incarnazione dell’amore creatore e redentore”.

Dopo san Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI, anche papa Francesco ha accordato un valore speciale al tema della misericordia. “Papa Francesco – sostiene il porporato – ha scelto la Misericordia come tema del suo pontificato. Egli ha voluto condividere con noi il ricordo di quando si recava a San Luigi per riflettere sulla ‘Vocazione di san Matteo’ [diverse volte papa Francesco ha raccontato che quando si trovava a Roma si recava nella chiesa di San Luigi dei Francesi, dove si trova il quadro di Caravaggio che raffigura la vocazione di san Matteo, di fronte al quale rifletteva sulla sua missionendr]. Ogni volta rafforzava la sua determinazione a servire gli altri”.

Il card. Gracias sottolinea: “Misericordia è il significato più profondo di amore, è l’effusione continua dell’amore di Dio. Il Magnificat di Maria glorifica la misericordia di Dio”. E aggiunge: “Ognuno di noi ha bisogno di misericordia. Anche l’Annunciazione è stato un atto di misericordia. L’amore di Dio è misericordia”.

Secondo l’arcivescovo, “è importante che noi apriamo i nostri cuori a ricevere la misericordia di Dio e a donarla agli altri. Per raggiungere gli altri bisogna essere discepoli della misericordia di Cristo, agenti dell’amore e della misericordia di Dio per gli altri”.

Il cardinale ha concluso con una riflessione sulla venuta del Figlio di Dio, “che è giunto a noi per donarci la misericordia del Padre. Gesù è il volto della misericordia di Dio e attraverso il dono dell’Eucaristia si offre a noi”.

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