22/02/2021, 14.37
CINA-VATICANO
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Chiesa in Cina: il 2021 dominato dai 100 anni del Partito comunista cinese

di Bernardo Cervellera

Stilato da vescovi e Associazione patriottica il programma dei lavori di quest’anno per i cattolici. Approfondire la storia del Partito, la Lunga Marcia, il Socialismo, allineandosi alla leadership di Xi Jinping. Si prevede anche un Forum Teologico sulla sinicizzazione. Più che un programma “pastorale”, è un programma politico in cui si esalta la “Chiesa indipendente ed autonoma”.

Roma (AsiaNews) – Il 23 luglio 1921 è la data della fondazione del Partito comunista cinese, avvenuta a Shanghai in quella che una volta era la concessione francese.  A cento anni da quella data, nel 2021, i cattolici di Cina terranno un simposio “in memoria del centenario della fondazione del Partito comunista cinese” e approfondiranno “gli eventi commoventi durante il periodo della Lunga Marcia”, che mise le basi per la vittoria definitiva di Mao Zedong su Chiang Kai Shek. È quanto si legge in un articolo della rivista statale-cattolica “La Chiesa in Cina”, ad opera di un certo Hui Jing, che fa il resoconto di un incontro di programmazione fra i vescovi cinesi e i responsabili dell’Associazione patriottica, tenutosi all’inizio di febbraio.

Il simposio e lo studio della Lunga Marcia sono solo alcuni degli eventi che caratterizzeranno il programma degli impegni ecclesiali stilato dal Consiglio dei vescovi e dall’Ap per quest’anno.

Nell’articolo si elencano “corsi di formazione in collaborazione con l’Istituto centrale del Socialismo”; corsi di preparazione al raduno nazionale “della Conferenza consultiva politica del popolo cinese” (che si tiene in marzo); la “costruzione dell’Associazione patriottica”, e tanto altro.

Naturalmente, al primo punto, si esige che i cattolici approfondiscano “le linee guida del 19mo Congresso nazionale del Partito comunista cinese e della 5a Sessione Plenaria del 19° Congresso Nazionale”, oltre ad assimilare “il pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era”, rafforzando “la nostra consapevolezza sulla necessità di mantenere l'integrità politica, pensare in termini generali, seguire il cuore della leadership e mantenersi in linea con la leadership centrale del Partito”.

Se qualcuno pensasse che questo è poco pastorale e poco religioso, il programma prevede l’assimilazione per i cattolici di quello che è la religione cattolica per il Partito: nel 2021 si dovrà anche approfondire “le leggi e le norme riguardanti il Regolamento sugli affari religiosi e le Misure per l’amministrazione delle comunità religiose, portando avanti i principi dell’amore alla patria e dell’amore alla religione, la Chiesa indipendente ed autonoma, la gestione democratica della Chiesa”.

Al di là dei titoli e degli slogan, il 2021 sarà un periodo in cui la Chiesa cattolica in Cina deve “assimilare” la visione di una “Chiesa di Stato”, sottomessa in tutto agli ordini dell’Associazione patriottica e alla visione del Partito. E nonostante l’Accordo provvisorio fra Cina e Vaticano, con il cosiddetto riconoscimento del papa come capo della Chiesa, si riafferma il principio della “Chiesa indipendente ed autonoma” e della “gestione democratica”, che significa in realtà la sottomissione dei vescovi all’Associazione patriottica.

In questa programmazione politica (più che pastorale), l’unico elemento vagamente legato alla missione della Chiesa è quello della sinicizzazione, dell’avvicinare la teologia cristiana alla cultura cinese. E in effetti, nel programma vi è la convocazione di un “Forum Teologico sulla Sinicizzazione, i [cui] temi trattati comprendono il rito, la musica sacra e l’arte, ecc.”. Peccato che anche questo elemento si sotto la supervisione e controllo dell’Associazione patriottica, un organismo legato al Partito comunista che per la maggior parte è formato da personalità atee. E infatti, lungi dall’essere un tentativo di far lievitare la fede all’interno della cultura cinese (un fatto che esiste da tanto tempo), la sinicizzazione è soltanto una traduzione nazionalista del controllo poliitco del Partito sulla Chiesa cattolica.

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