09/05/2014, 00.00
INDONESIA

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Controversie su terreni e mancanza di fondi frenano lo sviluppo delle infrastrutture indonesiane

di Mathias Hariyadi

Negli ultimi tre anni si è registrato un aumento progressivo dei passeggeri negli aeroporti: dai 63,3 milioni del 2011 a 93 del 2013. In campo progetti di ampliamento e apertura di nuovi scali. Ma la crescita è frenata dai problemi finanziari, che spesso bloccano cantieri e costruzioni. Come nel caso della ferrovia a Jakarta. Un problema che toccherà da vicino il nuovo presidente.

Jakarta (AsiaNews) - Le controversie legate ai terreni e i problemi finanziari costituiscono un serio ostacolo allo sviluppo delle infrastrutture in Indonesia, una nazione in piena crescita e che registra un aumento costante nel flusso di viaggiatori, nazionali e internazionali. In particolare nella capitale, Jakarta, la questione inerente l'ampliamento delle reti viarie, degli aeroporti e della ferrovia si intreccia con la corsa alle presidenziali, che vede il governatore Joko "Jokowi" Widodo quale candidato di punta per la poltrona più prestigiosa del Paese. 

Nel 2011 il numero di passeggerei che transitavano per gli scali dell'arcipelago si è attestato attorno ai 63,3 milioni; l'anno successivo il dato è aumentato del 19,04%, toccando quota 81,3 milioni. Infine, nel 2013 si è confermato il picco di crescita - come confermato dai dati forniti dal ministero indonesiano dei Trasporti - con un volume totale di 93 milioni di passeggeri.  

Fra le priorità fissate dall'esecutivo in questi ultimi anni, il rafforzamento delle infrastrutture partendo proprio dagli scali nazionali e internazionali (nella foto i principali progetti). Il 27 marzo scorso Susilo Bambang Yudhoyono ha inaugurato il nuovo aeroporto internazionale di Kuala Namu a Deli Serdang, sobborgo di Medan, nella provincia di North Sumatra. Intanto altri sei grandi scali (compreso quello di Jakarta) saranno presto oggetto di profonde opere di ristrutturazione, mentre viene fissata al 2020 la data per l'inizio dei lavori di costruzione di nuovi aeroporti, uno dei quali riguarderà Bali, ambita meta turistica dell'arcipelago. 

Tuttavia, i progetti di sviluppo infrastrutturali sono frenati dalle controversie sui terreni e dalla mancanza di fondi, che spesso finiscono per bloccare i cantieri. Nella regione di Jakarta da decenni si parla della realizzazione di un sistema di trasporto su rotaia che possa alleviare il traffico su gomma e favorire lo spostamento dell'enorme massa di pendolari - si parla di milioni di persone - che ogni giorno si recano nella capitale per lavoro. 

Lo scorso ottobre il governatore Jokowi ha presieduto la cerimonia di inizio lavori, ma dopo soli tre mesi l'amministrazione ha deciso di "sospendere" il progetto a causa di problemi sui finanziamenti con il consorzio che si è fatto garante della costruzione. Oggi il progetto - 29 km in totale, operativo sulla carta entro il 2015 - è di nuovo congelato, a discapito dei cittadini e di quanti contano su un progetto essenziale per sbloccare la circolazione della captiate e delle aree circostanti. 

Nel frattempo si fa più serrata la corsa alla presidenza del Paese, in visita delle elezioni che si terranno il prossimo luglio. Fra i candidati, il più popolare resta il governatore di Jakarta, la cui immagine non sembra essere scalfita dal blocco delle infrastrutture e dall'interruzione dei progetti previsti per migliorare la capitale. Egli non ha nulla da perdere e alla gente piace il suo stile di governo semplice, libero dai giochi di Palazzo cui la popolazione è stata a lungo abituata. Secondo gli esperti si prospetta un testa a testa fra Jokowi e l'ex generale Prabowo Subianto, genero dell'ex presidente Suharto e figlio di un celebre economista. In ogni caso i giochi restano ancora aperti e sarà decisiva la scelta che faranno dei loro rispettivi vice, un dettaglio non di poco conto e che potrebbe risultare decisivo per l'elettorato. 

 

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