10/11/2006, 00.00
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Cresce il controllo russo del gas iraniano

La Gazprom ha assunto il controllo del gasdotto verso l'Armenia e il governo russo vuole entrare nel progetto di quello verso India e Pakistan. Da Mosca intanto il negoziatore iraniano minaccia di rivedere i rapporti con l'Aiea se non verranno accolte le modifiche proposte dalla Russia alla bozza di risoluzione sul nucleare.

Londra (AsiaNews) - Mentre Teheran minaccia di "riesaminare" i suoi rapporti con l'Aiea se le Nazioni Unite accetteranno la risoluzione della troika europea senza gli emendamenti proposti dalla Russia, la società russa Gazprom, gigante della gestione del gas naturale, conclude accordi sul gasdotto che dall'Iran va in Armenia e lo stesso governo russo entra nel progetto di quello che, sempre dalla Repubblica islamica, andrà in Pakistan e India. Si tratta di progetti del valore di miliardi di dollari, tenendo conto che l'Iran è considerato il secondo produttore mondiale di gas – dopo la Russia – con il 18% delle riserve mondiali.

Il primo affare concluso riguarda la gestione del gas in Armenia: la Gazprom ha raggiunto un accordo con Yerevan in base al quale ora possiede il 58% della società ArmRosGaz, che gestisce la distribuzione del gas nel Paese caucasico (al quale il gas sarà venduto a 110 dollari al metro cubo, circa la metà del prezzo di mercato), ma soprattutto che ha il controllo del gasdotto dall'Iran che sta per essere completato. In tal modo la Gazprom gestirà la vendita del gas iraniano all'Europa, eliminando un potenziale concorrente alla sua gestione attualmente quasi monopolistico di tale fonte di energia verso l'Occidente. "Speriamo - ha detto al Times il vicepresidente della società russa, Alexander Medvedev – di usare questa joint venture per essere coinvolti nell'estrazione e nello sviluppo" del gas iraniano. Secondo gli analisti, è ancora da sfruttare il 62% delle immense riserve iraniane di gas, stimate in 27mila miliardi di metri cubi.

Dell'interesse russo al gasdotto che dovrebbe portare in Pakistan e India il gas iraniano, ha parlato il ministro indiano per il petrolio ed il gas naturale Murli Deora. Egli ha raccontato che durante una sua recente visita a Mosca, il ministro russo per l'industria e l'energia, Viktor Khristenko, ha manifestato l'intenzione del suo governo di "partecipare agli aspetti tecnici e finanziari" del progetto.

Le decisioni operative sull'opera, alla quale Pakistan ed India guardano con grande attenzione, saranno prese nel corso di un incontro tra i due governi e quello iraniano, che dovrebbe essere programmata nel giro di alcuni giorni.

Nel quadro delle questioni energetiche l'Iran pone anche la sua volontà di andare avanti nella produzione di combustibile nucleare, causa degli attuali contrasti con l'Aiea. Da Mosca, dove si trova attualmente, Ali Larijani, segretario della Sicurezza nazionale e capo negoziatore per la questione nucleare, ha dichiarato oggi che l'Iran riesaminerà i suoi rapporti con l'Aiea, se verrà aprovata dal Consiglio di sicurezza la bozza di risoluzione presentata nei giorni scorsi da Gran Bretagna, Francia e Germania. Al documento, che prevede sanzioni per Teheran, la Russia ha proposto alcune modifiche che attenuano l'aspetto punitivo.

 

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