16/09/2016, 08.58
YEMEN
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Decine di vittime negli scontri fra forze governative e Houthi nel sud dello Yemen

Nella battaglia di Taiz sono morti almeno 23 ribelli sciiti, 13 le vittime fra i soldati regolari. Gli Houthi conquistano un avamposto saudita nella regione di confine di Jizan. Si combatte anche nell’area montagnosa di Kahbub, che domina l’ingresso nel mar Rosso. Dopo aver perso quattro soldati, il Qatar ha inviato almeno uomini e mezzi per rafforzare la presenza sul terreno.

Sana’a (AsiaNews/Agenzie) - È di almeno 40 morti il bilancio di intensi combattimenti fra i ribelli sciiti Houthi e le forze pro-governative yemenite attorno alla città di Taiz, il più importante centro nel sud-ovest del Paese. Il colonnello Sadeq al-Hassani, portavoce delle forze lealiste, conferma le 13 vittime fra i propri soldati; almeno 23 i morti fra gli Houthi nel contesto di tentativo di assedio - respinto - lanciato dai ribelli sciiti verso la città. 

Nei giorni scorsi gli Houthi hanno invece conquistato un avamposto militare dei sauditi nella regione di confine di Jizan. I miliziani hanno attaccato la zona a colpi di artiglieria, armi leggere e razzi, costringendo alla fuga i soldati sauditi stanziati a difesa del bastione. 

Nel governatorato di Taiz si combatte anche nei pressi dell’area montagnosa di Kahbub; una zona dall’importanza strategica, che domina lo stretto di Bab al-Mandab all’ingresso del mar Rosso. Almeno cinque le vittime fra gli Houthi, centrati dai raid aerei e dai colpi di artiglieria sferrati dai soldati della coalizione araba a guida saudita. 

Intanto il Qatar ha inviato almeno mille soldati a rafforzare le file della coalizione araba, che in questi ultimi tempi ha subito battute d’arresto sul terreno. Oltre alle truppe, Doha ha spedito nella regione anche 200 veicoli armati e 30 elicotteri Apache. Le forze del Qatar, che nelle ultime ore hanno registrato la perdita di quattro soldati morti sul terreno di battaglia, si stanno dirigendo verso la provincia di Maareb per unirsi ai combattimenti che infuriano nella zona. A breve è previsto l’invio di altre truppe e mezzi da parte del Qatar. 

Dal gennaio 2015 la nazione del Golfo è teatro di un sanguinoso conflitto interno che vede opposte la leadership sunnita, sostenuta da Riyadh, e i ribelli sciiti Houthi, vicini all’Iran. Nel mese di marzo, i sauditi a capo di una coalizione hanno lanciato raid aerei contro i ribelli nel tentativo di liberare la capitale Sana’a e riconsegnare il Paese al presidente (prima in esilio, poi rientrato) Abdu Rabu Mansour Hadi.

Nei bombardamenti - finiti nel mirino delle Nazioni Unite per le vittime civili, anche bambini - sono morte circa 6600 persone. Almeno 2,5 milioni gli sfollati del conflitto. 

Per l’Arabia Saudita gli Houthi, alleati alle forze fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh, sono sostenuti sul piano militare dall’Iran; un’accusa che Teheran respinge. Nel Paese sono inoltre attivi gruppi estremisti legati ad al Qaeda e milizie jihadiste legate allo Stato islamico, che hanno contribuito ad aumentare la spirale di violenza e terrore.

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