03/03/2014, 00.00
ISRAELE
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Ebrei ultraortodossi manifestano contro il servizio militare: "Un attentato alla Torah"

di Joshua Lapide
Almeno 500mila persone, adulti, giovani, bambini, hanno bloccato Gerusalemme per alcune ore. Secondo gli Haredim, il servizio militare blocca gli studi della Bibbia e mette a rischio l'educazione morale dei loro giovani. Ma il mondo laico israeliano li accusa di essere "parassiti" perchè vivono con le sovvenzioni statali.

Gerusalemme (AsiaNews) - Centinaia di migliaia di ebrei ultraortodossi (Haredim) hanno invaso ieri il centro della città di Gerusalemme per contestare la bozza di una nuova legge che prevede il servizio militare per un maggior numero di loro studenti e multe e arresti per chi si sottrae. La legge dovrebbe entrare in vigore a metà del 2017.

Gli Haredim rifiutano di sottostare al servizio militare perché in tal modo essi "non possono dedicarsi in modo completo allo studio della Torah (la Bibbia ebraica)" e perché la peomiscuità della vita di caserma, in una mescolanza di maschi e femmine, mina la loro educazione morale e li espone alle tentazioni.

La manifestazione di ieri è stata abbastanza pacifica. Almeno 500 mila persone vi hanno partecipato: rabbini, giovani, adulti e famiglie con i loro numerosi figli. Vi sono stati momenti di preghiera coi salmi e poi la recita della professione di fede ebraica, lo "Shema Israel". Alla fine si è data lettura ad alcune risoluzioni, chiedendo al governo di non far passare la bozza di legge, in discussione nelle prossime settimane perché essa "potrebbe danneggiare coloro che studiano la Torah, costringendoli a lasciare gli studi fino a gettarli in prigione, ciò che è uno sradicamento della Torah e un sacrilegio contro il Cielo".

Gli Haredim sono esenti dal servizio militare fin dal 1948, data della nascita dello Stato d'Israele. A quel tempo vi erano sono 400 studenti di yeshiva (scuole rabbiniche ortodosse). Al presente, dato anche un alto tasso di crescita demografica al loro interno, gli ultraortodossi sono divenuti il 10% della popolazione. La maggior parte degli uomini, che si dedica allo studio della Bibbia, sono sovvenzionati dallo Stato e da donazioni di privati. Pesando sul bilancio pubblico e non avendo il servizio militare, essi sono invidiati e criticati dalla popolazione laica, costretta a tre anni di ferma obbligatoria e a pagare tasse. Per questo gli Haredim vengono spesso definiti dei "parassiti".

Fino ad ora, alcuni dei partiti ultraortodossi, con pochissimi deputati alla Knesset, sono stati spesso necessari per le alleanze di governo, riuscendo a garantire aiuti governativi alle loro comunità.

Con le elezioni dello scorso anno, per la prima volta non vi sono partiti ultraortodossi nel governo e così alcuni partiti stanno spingendo il premier Benjamin Netanyahu a prendere provvedimenti perché anche gli Haredim partecipino a sostenere "gli oneri sociali".

 

 

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