18/11/2013, 00.00
NEPAL
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Elezioni, cristiani nepalesi rispondono con la preghiera agli attacchi maoisti

di Kalpit Parajuli
Migliaia di cattolici e protestanti hanno partecipato a veglie di preghiera per la pace sfidando lo sciopero generale imposto dalle ali estremiste maoiste. Molte persone hanno camminato per ore per poter raggiungere i luoghi di culto. L'appello dei leader cristiani al dialogo e al confronto pacifico in vista delle elezioni di domani.

Kathmandu (AsiaNews) - Cattolici e protestanti nepalesi rispondono agli attacchi degli estremisti maoisti pregando in tutto il Paese per un clima pacifico durante le elezioni dell'Assemblea costituente in programma per domani. L'iniziativa lanciata dai cristiani ha spinto migliaia di persone, cristiani e non, a recarsi in chiesa nonostante le distanze e la totale assenza di mezzi pubblici a causa degli attacchi e dello sciopero generale indetto dagli estremisti.

Nabin Tamang, 21 anni di Chabahil (Kathmandu) ha percorso a piedi quasi 10 chilometri pur di partecipare alla preghiera organizzata nella cattedrale dell'Assunzione. "Di solito - racconta - frequento la messa domenicale. Nei giorni scorsi alcuni partiti anti-elezioni hanno bloccato I trasporti, bersagliando autobus pubblici con molotov e sassi, ferendo decine di persone. Così, ho deciso di fare il percorso a piedi".

Rajan Rai, cristiano protestante di Jorparti (sobborgo di Kathmandu), ha camminato con tutti i suoi familiari per oltre due ore per poter pregare nella chiesa di Gyaneshwor. "Tutta la mia famiglia - afferma - è partita da Jorparti incurante delle ore di cammino".

Per impedire le elezioni del prossimo 19 novembre, i gruppi radicali maoisti hanno messo a ferro e fuoco il Nepal. Guidati dall'ex quadro Mohan Baidhya, i militanti hanno scatenato violenze in tutto il Paese, compiendo agguati, atti di vandalismo, appiccando incendi dolosi e piazzando bombe. Lo scorso 13 novembre i maoisti hanno attaccato mezzi pubblici e privati, facendo anche esplodere un ordigno a bordo di un autobus a Kathmandu.

Leader cattolici e protestanti hanno chiesto ai cristiani di offrire una testimonianza diversa dall'odio e dalle violenze perpetrate dai partiti estremisti. Mons. Anthony Sharma, vescovo di Kathmandu, ha lanciato un appello alle migliaia di fedeli che ieri hanno partecipato alla messa: "Preghiamo per l'elezione pacifica e la nuova costituzione del Paese. Lanciamo un appello al dialogo fra i vari partiti politici affinché limitino le loro controversie". Narayan Sharma, vescovo protestante di Kathmandu ha invitato i fedeli "a pregare per una democrazia laica e per l'Assemblea costituente che sarà impegnata nella scrittura della nuova costituzione".

Le elezioni avvengono dopo cinque anni di caos politico e quattro governi di coalizione, i quali hanno rimandato di continuo la stesura di una Costituzione democratica, dopo secoli di monarchia indù.

I principali partiti politici - Congress Party (conservatori) e Unified Communist Party of Nepal (Ucpnm, maoisti) - hanno assicurato alla popolazione che, una volta al potere, essi faranno pronta la Costituzione entro un anno.

 

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