06/05/2016, 13.08
INDIA
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Elezioni in India: per la prima volta votano anche le ex enclave bangladeshi

Ieri si sono svolte le elezioni in West Bengal e Assam. Alle urne anche 50mila persone che hanno votato per la prima volta. Tra di loro un uomo di 103 anni, che spera di avere presto un ospedale nel suo villaggio. Le enclave sono state costituite nel 1700 e sono rimaste senza una definizione giuridica fino allo scorso anno. Gli abitanti erano apolidi, senza assistenza sociale o sanitaria.

Kolkata (AsiaNews/Agenzie) – È un voto storico quello avvenuto ieri negli Stati di West Bengal e Assam in India, dove per la prima volta hanno potuto votare anche gli abitanti delle ex enclave bangladeshi. Si tratta di circa 50mila persone che hanno espresso per la prima volta nella loro vita il diritto di voto, fino allo scorso anno impedito da un “limbo giuridico” per il quale essi non erano né cittadini indiani né bengalesi. Tra gli elettori, anche Asgar Ali, un uomo di 103 anni (v. foto), che si è recato alle urne sorretto dal nipote. Uscito dalla cabina elettorale con un sorriso raggiante, l’anziano ha dichiarato: “Sono molto felice di aver votato. È la prima volta in assoluto che prendo parte al processo democratico del mio Paese”.

Ali, che risiede nel distretto di Cooch Behar, è uno delle 50mila persone rimaste senza diritti di cittadinanza – tra cui istruzione, voto, sanità – per quasi 60 anni. Egli risiede in un territorio di confine tra India e Bangladesh, mai assegnato in via ufficiale dai trattati che si sono succeduti negli anni. Le enclave, 162 in tutto, sono state create nel 1700, come accordi di scambio tra i principi che governavano la regione.

Il loro “status” è sopravvissuto al dominio coloniale inglese, ed è rimasto immutato anche dopo l’indipendenza dell’India (nel 1947) e la guerra di liberazione del Bangladesh dal Pakistan (nel 1971).

Lo scorso anno i governi di Delhi e Dhaka hanno siglato una storica intesa che ha messo fine alla diatriba, concedendo alle popolazioni di scegliere “da che parte andare”. In questo modo, 111 enclave sono rimaste in territorio bengalese e altre 51 sono entrate nella frontiera indiana. Dal 31 luglio 2015 le enclave hanno smesso di esistere in maniera definitiva, e i due Paesi hanno riconosciuto la cittadinanza a coloro che ricadono sotto la propria giurisdizione.

I risultati delle elezioni che si sono svolte ieri saranno diffusi il prossimo 19 maggio. L’anziano ultracentenario afferma: “Non importa chi vincerà. È una vittoria già solo aver potuto votare. Chiunque sarà il leader, andrà bene, perché lavorerà per il nostro territorio. Ho votato sperando in un cambiamento, soprattutto per il nostro villaggio. Forse potremo finalmente avere un ospedale”.

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