13/05/2015, 00.00
INDIA
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Madhya Pradesh, radicali indù attaccano tre chiese

di Nirmala Carvalho
È accaduto ieri notte a Indore. Il gesto è stato compiuto in protesta contro Sonia Gandhi, leader dell’opposizione, che oggi deve inaugurare un orfanotrofio gestito da missionari. Global Council of Indian Christians ad AsiaNews: “La libertà religiosa dei cristiani è ormai proiettata in una spirale discendente”.

Mumbai (AsiaNews) – Nella notte di ieri radicali indù hanno attaccato tre chiese a Indore, la più grande città del Madhya Pradesh. Gli estremisti hanno lanciato pietre, distrutto croci, compiuto atti vandalici di vario genere e tentato di dare fuoco a uno dei luoghi di culto, ma la polizia è intervenuta prima che potessero portare a termine il piano. Ad AsiaNews Sajan George, presidente del Global Council of Indian Chistians (Gcic), condanna “con fermezza” gli attacchi.

Le aggressioni sono avvenute poche ore prima che Sonia Gandhi, presidente del Congress (primo partito dell’opposizione), inaugurasse un orfanotrofio gestito da missionari. Il principale sospettato per questi episodi è il Sanskritik Jagran Manch, organizzazione locale della destra indù, che ieri aveva minacciato una “azione diretta” se Gandhi avesse “davvero” inaugurato la struttura.

L’orfanotrofio sorge in un luogo che prima era di proprietà di un’organizzazione privata. L’edificio è stato preso dall’amministrazione del distretto, che poi l’ha affidato ai missionari.

P. Ramesh Chandekar, sacerdote anglicano della chiesa di St. Paul, riferisce che i militanti hanno danneggiato il crocifisso e distrutto utensili sacri e il microfono.

I gruppi hanno poi tentato di dare fuoco a una seconda chiesa protestante, gettando stracci accesi all’interno. Subito allertata, la polizia ha agito in fretta e ha spento il rogo prima che si propagasse.

Alla terza chiesa, anch’essa protestante, gli estremisti hanno rotto pannelli di vetro e finestre lanciando contro delle pietre.

Secondo Sajan George, gli attacchi alle chiese “riflettono la spirale discendente in cui sta precipitando la libertà religiosa della minuscola comunità cristiana, nel Madhya Pradesh guidato dal Bharatiya Janata Party (Bjp, nazionalisti indù – ndr)”.

Ricordando il Rapporto 2015 sulla libertà religiosa in India presentato il 1 maggio scorso dalla Commissione Usa per la libertà religiosa nel mondo, il presidente del Gcic afferma: “Il governo del Bjp deve controllare i suoi quadri più estremisti e agire con rapidità per fermarli, usando il Codice penale indiano come deterrente e avvertimento per gli altri gruppi radicali, che senza essere provocati aggrediscono la minoranza cristiana”.

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