06/06/2011, 00.00
NEPAL
Invia ad un amico

Nepal, un nuovo codice penale punisce le conversioni al cristianesimo

di Kalpit Parajuli
Le leggi sono in discussione in questi giorni. Chi predica o tenta di persuadere un cittadino a cambiare religione rischia fino a 5 anni di carcere e multe superiori a 400 euro. I cristiani temono strumentalizzazioni da parte degli estremisti indù e la riduzione della libertà religiosa.
Kathmandu (AsiaNews) – Con un nuovo codice penale, che si discute in questi giorni, il governo nepalese mette al bando il proselitismo e propone di fermare le conversioni al cristianesimo e alle religioni diverse da induismo e buddismo. Secondo l’art. 160 del nuovo codice, chi predica o tenta di persuadere un cittadino a cambiare religione rischia fino a 5 anni di carcere e multe superiori a 400 euro. La notizia ha scatenato paura e rabbia fra i cristiani che temono per una riduzione della libertà religiosa nel Paese. Proposto lo scorso 15 maggio, il nuovo codice deve essere ancora approvato dal parlamento e dal presidente Ram Baran Yadav.

Prabhu Sah, ministro della Giustizia nepalese, spiega ad AsiaNews, che “la legge non è contro i cristiani, che con le loro opere fanno un grande servizio al Paese, ma è contro l’imposizione forzata del cristianesimo”. Sah sottolinea che in questi anni indù e buddisti hanno denunciato diversi casi di conversioni e proselitismo aggressivo, da parte delle comunità protestanti. “Tuttavia – spiega il ministro – queste accuse non riguardano la comunità cattolica”.

Isu Jang Karki, leader protestante della Nepal Christian Society, condanna la proposta del governo e sottolinea che le accuse di conversioni forzate sono false.  Secondo Karki la legge deve essere analizzata in ogni sua parte prima di essere approvata. A tutt’oggi le minoranze religiose non hanno rappresentanti in parlamento. Per molti il nuovo codice rischia di passare senza il benestare dei cristiani e potrebbe essere strumentalizzato dagli estremisti indù.

Nel 2007, il Nepal è diventato uno Stato laico, dopo secoli di monarchia assoluta di stampo indù. La costituzione provvisoria, approvata sotto la supervisione dell’Onu, vieta il proselitismo, ma consente a tutti i cittadini di manifestare la propria fede, anche con attività missionarie e caritatevoli. Secondo personalità ecclesiastiche, dalla fine della monarchia migliaia di indù si sono convertiti al cristianesimo e ogni domenica oltre 200 non cristiani assistono alla messa nella cattedrale cattolica di Kathmandu. Tuttavia, l’instabilità politica ed economica di questi ultimi anni, dovuta alla lotta di potere fra i partiti laici, ha rafforzato i movimenti indù, che premono per il ritorno della monarchia e vogliono frenare in tutti i modi l’aumento delle conversioni.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Indù e cristiani nepalesi: false le denunce di conversioni forzate al cristianesimo
08/02/2011
Cristiani del Nepal da emarginati ad attori politici
20/07/2010
Kathmandu, in migliaia alla messa di Pasqua ricordano le vittime dell’estremismo indù
28/04/2011
Il presidente del Nepal pronto a difendere i cristiani da attentati e violenze
18/03/2011
Poso, violenze anticristiane: estremisti incendiano una chiesa protestante
23/10/2012


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”