06/07/2018, 09.04
INDIA
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Ranchi, vendita di bambini nella casa di Madre Teresa: arrestata anche una suora

di Nirmala Carvalho

Suor Kaushalya, direttrice del centro Nirmal Hriday, è accusata di compravendita e riduzione in schiavitù. Un’altra suora è ancora sotto indagine. Almeno 16 ragazze trasferite in una struttura statale. Missionarie della Carità: “Adotteremo tutte le necessarie precauzioni affinchè non accada mai più”.

Mumbai (AsiaNews) – La polizia di Ranchi, nello Stato indiano del Jharkhand, ha arrestato anche una missionaria della Carità con l’accusa di aver partecipato alla compravendita di bambini in un orfanotrofio gestito dalle suore di Madre Teresa. Lo confermano ad AsiaNews gli agenti della stazione di Kotwal, che stanno conducendo le indagini sul caso scoppiato questa settimana.

S.N. Madal, capo della polizia locale, riferisce che suor Kaushalya, direttrice del centro, avrebbe confessato che almeno quattro neonati sono stati venduti nell’istituto. Si tratta del Nirmal Hriday [Casa del cuore puro, ndr] che accoglie bambini con disabilità mentali e ragazze povere e incinte, cui offre un luogo sicuro dove dare alla luce i propri figli.

Il poliziotto riporta che la suora “è stata arrestata per complicità”. Dovrà rispondere dell’accusa di compravendita e riduzione in schiavitù di una persona in base alla sezione 370 del Codice penale indiano. Insieme ad Anima Indwar, dipendente dell’istituto già dietro le sbarre dal 3 luglio, è anche incolpata di aver violato gli articoli 80, 81 e 84 del Juvenile Justice Care and Protection of Children Act del 2015. Sr. Meridian, la seconda religiosa fermata dagli agenti, è invece “ancora sotto indagine. È quasi impossibile che non fosse a conoscenza del racket, ma abbiamo bisogno di ulteriori prove”.

Il caso è venuto alla luce durante un’ispezione da parte del Child Welfare Committee (Cwc) di Ranchi. Secondo un’inchiesta condotta dal quotidiano The Indian Express, le tre donne avrebbero sottratto i neonati a madri single per poi rivenderli ad altre coppie. La compravendita è stata confermata da una coppia dell’Uttar Pradesh, che ha riferito di aver pagato 120mila rupie [circa 1.490 euro, ndr] per un neonato di due settimane.

Intanto la Commissione per la tutela dei minori fa sapere di aver trasferito 16 ragazze ospiti della struttura in un centro statale a Namkum. In seguito dovrà decidere dove poter collocare altre 70 persone, prima di mettere in vendita la casa delle suore di Madre Teresa. Rupa Verma, a capo della Commissione, dichiara di voler “trasferire anche 22 ragazze ospitate dalle missionarie nel centro di Shishu Bhavan, a Hinoo. Temiamo che i loro bambini non siano al sicuro”.

In una nota diffusa nei giorni scorsi dalla congregazione, sr. Mary Prema, superiora dell’ordine, ha affermato: “Siamo completamente scioccati da quanto è avvenuto in una delle nostre case. Tutto questo non sarebbe mai dovuto accadere. Questo va contro le nostre convinzioni morali. Stiamo verificando con attenzione l’episodio. Adotteremo tutte le necessarie precauzioni affinchè non accada mai più”.

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