05/08/2013, 00.00
MYANMAR
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Shan, attivisti cattolici e missionari lanciano un programma per la sicurezza alimentare

di Francis Khoo Thwe
I volontari di New Humanity e i Padri Scalabriniani Canadesi promuovono un progetto in cinque punti. L’obiettivo è migliorare scuole e servizi agricoli, formazione su allevamento e irrigazione, per garantire maggiore autonomia e competenze ai contadini. Lo sviluppo delle aree rurali, essenziale per la crescita del Myanmar.

Yangon (AsiaNews) - Un programma specifico per rafforzare "la sicurezza alimentare" nello Stato Shan, in Myanmar, che concentra l'attenzione su cinque attività: scuole agricole, servizi rurali, formazione su allevamento di suini, progetti di irrigazione e approvvigionamento di acqua potabile. È la nuova iniziativa promossa da esperti e volontari di New Humanity, con la collaborazione e il sostegno attivo dei Missionari Scalabriniani Canadesi. L'area interessata dal progetto comprende la città di Taunggyi, nella zona a sud dello Stato, e intende "migliorare la vita quotidiana" della popolazione e favorire "lo sviluppo delle comunità rurali".

In primo luogo, sono state avviate tre scuole agricole nei villaggi del Kon Lon, area rurale composta da 17 diversi agglomerati nei pressi di Taunggyi. A beneficiare del progetto, spiegano i volontari cattolici, saranno "venti contadini di ciascuna scuola". New Humanity garantirà sostegno formativo su "competenze agricole e gestionali".

Fra le tematiche affrontate durante i corsi di formazione la scelta del terreno da coltivare e le sementi, il corretto uso dei fertilizzanti, il riconoscimento e la gestione di piante nocive e il controllo del terreno nel periodo di raccolta. Obiettivo e base fondante del progetto, "l'approccio partecipativo" e la creazione di "un gruppo di agricoltori esperti" che potranno in futuro "portare avanti lo sviluppo in modo autonomo". Tra maggio e luglio si sono tenuti tre corsi di formazione, secondo il motto "imparare facendo". I contadini hanno potuto approfondire le conoscenze, operando in prima persona sulle messi e i raccolti. Per ovviare alla cronica mancanza di fertilizzanti, i cui costi di trasporto fanno lievitare in modo esponenziale i prezzi, i membri di New Humanity hanno istituito pure un terzo Centro per i servizi agricoli, inaugurato il 16 luglio scorso nel villaggio di Nahit. La comunità avrà così a disposizione i concimi a un valore di mercato, usufruendo inoltre del noleggio di macchinari agricoli fra cui trebbiatrici e aratri.

In Myanmar l'agricoltura occupa oltre il 60% della popolazione attiva, occupa il 17% circa del totale del territorio e costituisce ancora oggi la metà del Prodotto interno lordo. Il riso è l'alimento più coltivato e l'ex Birmania è fra i principali produttori al mondo con oltre 22 milioni di tonnellate (dati del 2005). Vi sono poi coltivazioni di cereali, patata, legumi e canna da zucchero.

New Humanity è un'organizzazione di volontariato - apolitica e senza scopo di lucro, fondata nel 1992 - che opera in Cambogia e Myanmar, per promuovere l'accesso all'educazione, inclusione dei diversamente abili e lo sviluppo agricolo. L'attività in Cambogia è iniziata il 23 ottobre 1992, con la firma di un Protocollo di accordo col ministero dell'Educazione per lo sviluppo di aree rurali. Dal 2002 i volontari sono presenti anche in Myanmar, dove ha sottoscritto un Memorandum di Intesa col ministero dell'Agricoltura per lo sviluppo di un progetto integrato che tocca i settori agricolo, sanitario e sociale. A oggi è presente nel Paese con un ufficio centrale a Yangon e due nello Stato Shan, a est del Myanmar e confinante con la Thailandia. 

 

 

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