06/06/2013, 00.00
TAIWAN
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Si allarga lo scandalo alimentare: non solo farine, ma anche gelati e riso

di Xin Yage
Sequestrati budini e gelati contenenti polvere di agar e tapioca contaminate. Scoperto anche riso contenente pesticidi. Il governo ha accresciuto il controllo e le multe.

Taipei (Asia News) - Lo scandalo per prodotti alimentari contaminati si allarga sempre più. Infatti nella giornata di sabato 1mo giugno, i giornali portavano in prima pagina le foto di otto prodotti molto venduti a Taiwan, tra cui un budino e un gelato che piacciono particolarmente ai bambini, e altri due gelati che l'americana Cold Stone fa produrre in loco. I prodotti sono stati immediatamente requisiti dai supermercati e negozi, e le scorte sono state bloccate.

A.G.V. Products (愛之味) and Uni-President (統一), due compagnie di bandiera nell'industria alimentare di Taiwan, sono state costrette a eliminare i prodotti segnalati perché contenenti polvere di agar (gelificante ricavato dalle alghe rosse) e polvere di tapioca contaminate.

Intanto continua anche il controllo sulla farina contaminata. A Taipei il dipartimento della sanità ha ispezionato 123 rivenditori di alimentari, scoprendone cinque che non presentavano alcuna certificazione di origine dei loro prodotti. Se procurano le informazioni necessarie, saranno multati per un ammontare di 6mila dollari Usa.

Il governo ha anche precisato a tutti i rivenditori: se vengono ispezionati di nuovo, e colti con merce che contiene acido maleico, saranno soggetti a multe fino a 200mila dollari.

A partire da giovedì 30 maggio sono state condotte su tutta l'sola 8.488 ispezioni sugli esercizi commerciali. Il 91 percento dei rivenditori è risultato in regola in quanto vendeva prodotti certificati in accordo con la sicurezza sanitaria ed esponeva la corretta etichetta con gli ingredienti contenuti.

Lo scorso fine settimana nell'inceneritore di Shulin, Nuova Taipei, sono state distrutte 22 tonnellate di farina contaminata; il resto della merce requisita verrà distrutta nel giro di una settimana.

I controlli si estendono anche nel sud dell'isola: specialmente a Taichung, dove tutto lo scandalo della farina ha avuto inizio, un team di esperti dell'ufficio per il controllo della sicurezza alimentare, guidati dal direttore Huang Mei-na (黃美娜) ha ispezionato il famoso mercato notturno di Fengjia (逢甲夜市). Dopo il controllo di 289 rivenditori, quattro di loro, che non rispettavano le normative, sono stati subito bloccati.

Molti commercianti si lamentano che per colpa di pochi che hanno venduto alimentari contaminati, le vendite di tutti vengono danneggiate per la paura diffusa fra i clienti. Il governo ha risposto ringraziando tali commercianti per la loro collaborazione alle ispezioni, e li hanno incoraggiati a proseguire nella loro buona condotta.

Ma non è finita. A partire da martedì 4 giugno, lo scandalo si è esteso addirittura al riso venduto nei supermercati. Ieri la Fondazione dei Consumatori (中華民國消費者文教基金會) ha divulgato i risultati dei test di qualità del riso integrale (brown rice, 糙米). Lo standard internazionale è suddiviso in tre livelli di qualità, da quella superiore a quella standard. Ma il 60 per cento delle marche di riso riportava false indicazioni circa la qualità, compresa la ditta Cotton Land (棉花田生機園地), multata per non riportare indicazioni circa la data di produzione e il grado di qualità, e la Fuli Organic (富麗有機米) che conteneva addirittura pesticidi.

Il direttore dell'Associazione degli agricoltori produttori della Fuli Organic  Lin Huei-huang (林輝煌), dopo la pubblicazione dei risultati, ha subito rilasciato una nota di scuse sui mezzi di comunicazione taiwanesi, assicurando che il gruppo ha già ordinato il ritiro dei propri prodotti dai supermercati.

Altre marche di riso che non rispettavano gli standards dei tre livelli di qualità erano grandi aziende come Uni-President Organic Rice, Sunsuivi (山水糙米), I-Mei (義美美味), Taisugar (台糖有機), Carrefour (家樂福) and Wellcome (頂好有機).

Intervistati nei supermercati, i clienti si chiedono a questo punto che cosa si può mangiare senza pericoli per la salute. Un papà dice: "Cosa devo comprare per i miei bambini? Inoltre è ingiusto nei confronti dei clienti chiedere prezzi esagerati per una presunta qualità superiore quando di fatto vengono venduti prodotti scadenti o addirittura dannosi alla salute".

Viste le dimensioni dello scandalo venuto alla luce nelle ultime due settimane, Cheng Jen-hung (程仁宏) membro del comitato governativo di controllo (Control Yuan, 監察院) ha affermato che dal 3 giugno è stato formato un gruppo investigativo per rivedere i meccanismi di ispezione della sicurezza alimentare a Taiwan.

"Per il fatto che rinomate società produttrici di alimenti sono coinvolte - ha poi affermato Chen - di sicuro c'è qualcosa di sbagliato nel nostro meccanismo di ispezione. Tutto è iniziato con piccole negligenze da parte degli ufficiali responsabili delle ispezioni e poi la cosa è andata fuori controllo".

Ieri il ministro della sanità Chiu Wen-ta (邱文達) ha presentato un rapporto completo al gabinetto centrale del Kuomintang e sono state emesse le nuove regole di controllo, che includono 15 milioni di multa (500mila dollari Usa) o il carcere per le aziende che usano additivi dal potenziale decorso letale.

Il presidente Ma Ying-jeou ha sottolineato l'importanza dei controlli preventivi, perché la brutta immagine che si può creare nell'industria alimentare, oltre a mettere a repentaglio la salute dei cittadini, danneggia gravemente le esportazioni  verso gli altri Paesi .

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