19/10/2020, 08.55
ISRAELE - BAHRAIN
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Sotto lo sguardo Usa, Israele e Bahrain normalizzano i rapporti

La firma è avvenuta ieri a Manama, nel contesto di una visita ufficiale di una delegazione mista israelo-statunitense. L’obiettivo è rafforzare l’alleanza regionale in chiave anti-iraniana. Sottoscritte intense nel commercio, telecomunicazioni, settore finanziario e bancario, nel comparto agricolo. 

Manama (AsiaNews/Agenzie) - Israele e Bahrain hanno sottoscritto un comunicato congiunto, per formalizzare i rapporti bilaterali fra le due nazioni nel contesto dei controversi “Accordi di Abramo” che coinvolgono anche gli Emirati Arabi Uniti (Eau). La firma è avvenuta ieri durante la visita di una delegazione israeliana e statunitense a Manama, con l’obiettivo di promuovere la cooperazione di un’alleanza voluta con forza da Washington in chiave anti-Teheran. 

La delegazione israeliana, che ha volato a bordo di un aereo della compagnia di bandiera El Al decollato dall’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv, era accompagnata dal ministro statunitense del Tesoro Steve Mnuchin. A conclusione della cerimonia, il ministro degli Esteri del Bahrain Abdullatif Al-Zayan ha parlato di “visita storica” che porterà “all’apertura di relazioni fra i due Paesi. La delegazione israeliana era guidata dal direttore generale del ministero degli Esteri Alon Ushpiz e dal consulente per la sicurezza nazionale Meir Ben-Shabbat.

Per suggellare il patto in tempo di pandemia di nuovo coronavirus, Al-Zayani e Ben-Shabbat si sono toccati i gomiti al posto della tradizionale stretta di mano. Il capo delegazione israeliano non ha nascosto la propria soddisfazione, parlando di “inizio promettente” e sottolineando al contempo l’accoglienza “a braccia aperte, con calore e cordialità”. 

A dispetto delle dichiarazioni dei leader, in Bahrain (nazione retta da una monarchia sunnita in un contesto a maggioranza sciita) la firma degli “Accordi di Abramo” è stata osteggiata dall’opposizione interna e da gruppi attivisti in patria e all’estero. Il governo di Manama si è giustificato sottolineando che il patto protegge i propri interessi dalla “minaccia iraniana”. Per Al-Zayani “impegno e collaborazione” sono il modo migliore e sostenibile per garantire una pace genuina e duratura nella regione e “il dialogo” la via per risolvere il conflitto israelo-palestinese. 

Nel contesto della cerimonia della firma tenuta ieri le due parti hanno sottoscritto diversi memorandum di intesa. Secondo un elenco sommario fornito da un funzionario del Bahrain essi riguardano il commercio, le rotte aeree, le telecomunicazioni, il settore finanziario e bancario, il comparto agricolo. Manama intende inoltre riaprire in via ufficiale la vecchia sinagoga di Manama, in cui vive una piccola comunità ebraica di 34 persone, in occasione della festività di Purim il prossimo 25 febbraio. 

Rivolgendosi ai presenti in arabo all’arrivo all’aeroporto della capitale, Ben-Shabbat ha affermato che Israele intende accogliere il prima possibile una delegazione dal Bahrain. Il volo con a bordo gli alti funzionari israeliani e statunitensi è giunto nel Paese arabo sorvolando lo spazio aereo dell’Arabia Saudita, che finora - a dispetto dei corteggiamenti insistenti di Washington - non ha voluto aderire al piano di normalizzazione delle relazioni con Israele.

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