23/09/2017, 11.13
ARABIA SAUDITA
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Stadi aperti anche alle donne e video-chat: Riyadh tenta di modernizzarsi

Le donne saudite assisteranno allo spettacolo per l’87ma festa nazionale. Riservato un settore per le famiglie, lontano dagli uomini soli. Via libera alle applicazioni di messaggistica. Il regno saudita sotto accusa per gli arresti dei dissidenti.

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Il regno saudita muove nuovi passi verso la modernizzazione. In questi giorni, Riyadh ha annunciato la liberalizzazione di alcune applicazioni internet e autorizzato per la prima volta l’ingresso delle donne allo stadio. I cambiamenti arrivano nel contesto di aspre critiche e accuse di violare i diritti umani.

Questo weekend, le donne potranno accedere insieme alle loro famiglie allo stadio “re Fadh di Riyadh”. In precedenza, l’ingresso agli stadi era permesso solo agli uomini. L’occasione è uno spettacolo musicale e poetico dedicato all’87ma festa nazionale del regno ultraconservatore. Per l’evento, le autorità hanno riservato una sezione speciale dello stadio alle famiglie, separata da quella che ospiterà gli uomini soli.

Quest’apertura rientra nel contesto di piccoli miglioramenti e prese di posizione a favore delle donne. Nel regno wahhabita vi sono dure limitazioni alle libertà femminili: le saudite devono coprire capelli e corpo in pubblico, non possono guidare, viaggiare o ricevere cure mediche senza il permesso di un guardiano maschile (in genere padre, marito o un figlio). A giugno, il principe ed ex ministro Faisal Bin Abdullah ha aperto alla guida alle donne, al momento punita con 10 frustate. Da luglio, inoltre, anche le bambine saudite potranno fare ginnastica nelle scuole pubbliche.

I cambiamenti non riguardano solo le donne, ma anche l’accesso a internet. Dal 20 settembre i sauditi possono accedere alle applicazioni di messaggistica audio e video, come WhatsApp e Skype. Il governo ha tolto il blocco imposto su di esse nel 2013 per “proteggere la società” ed assicura che saranno presto “largamente accessibili” a tutti.

Queste aperture arrivano pochi giorni dopo la polemica per il blocco di Al Jazeera su Snapchat, applicazione per lo scambio temporaneo di fotografie e video, all’interno del regno. I funzionari sauditi accusano la rete del Qatar di essere un “canale propagandistico dannoso che sostiene il terrorismo”. Il canale è stato bloccato in Arabia Saudita poco dopo la rottura dei rapporti fra i due Paesi del Golfo.

Al presente, il regno saudita è oggetto di aspre critiche da parte delle organizzazioni per i diritti umani, che denunciano il recente arresto di decine di religiosi e intellettuali dissidenti.

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