18/01/2013, 00.00
TAIWAN
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Taiwan, meta ambita dagli investimenti stranieri, ma deve puntare sui giovani

di Xin Yage
L'isola è al quarto posto nella scala mondiale e al secondo in Asia, dopo Singapore. Forte competizione nell'area, soprattutto con la Corea del Sud. Aiutare i giovani a una maggiore creatività e attuare una migliore giustizia sul lavoro.

Taipei (AsiaNews) - Taiwan è la migliore destinazione per gli investimenti in Asia, dopo Singapore, ma pur con queste buone prospettive, l'isola deve puntare di più sui giovani e cercare nuove sfide nel mondo del lavoro.

Sono questi alcuni dei risultati emersi ieri alla presentazione della Business Climate Survey 2013, durante la quale il Business Environment Risk Intelligence S.A. (Beri), ha presentato i dati economici di Taiwan. All'incontro ha partecipato anche la Camera di commercio americana (AmCham).

All'inizio di ogni nuovo anno, non solo si rendono noti i dati economici, ma, ancora più importante, si valutano le prospettive di crescita per l'immediato futuro e soprattutto le percezioni positive o negative che ogni economia riesce a creare negli investitori e nei partner commerciali.

I dati del Beri presentano Taiwan come quarta migliore destinazione degli investimenti a livello mondiale, mentre per quanto riguarda l'Asia è seconda immediatamente dietro Singapore. La valutazione è basata su tre parametri: rischio operativo, rischio di cambio e rischio politico. Per i primi due non c'è nessun problema; per il rischio politico (probabili conflitti con la Cina), va detto che esso è sceso dal settimo all'ottavo posto nella graduatoria mondiale.

Il ministero dell'economia di Taiwan, analizzando i dati, ha evidenziato che sulla valutazione complessiva vi è stata l'influenza dell'applicazione della seconda generazione del sistema sanitario pubblico e la crescita dei prezzi di altri servizi. L'analisi del ministero rileva pure che c'è il rischio di non offrire incentivi alle giovani generazioni, e non solo alle imprese, a causa della crescita dei prezzi di abitazioni e di servizi di base quali elettricità e acqua.

Per quanto riguarda gli investimenti esteri, in contrasto con la graduatoria Beri, una valutazione meno ottimistica è venuta dalle compagnie statunitensi che operano a Taiwan. La Camera di Commercio Americana (AmCham) nella conferenza stampa di ieri, ha sottolineato che Taiwan ha bisogno di rilanciarsi per contrastare il ritmo di marcia dei suoi vicini, soprattutto sudcoreani. Nonostante l'eliminazione di molte prassi burocratiche e gli incentivi per gli investimenti esteri, la competizione dei Paesi dell'area asiatica occidentale è molto forte e non permette distrazioni se si vuole assicurare una solidità a lungo termine.

Alan Eusden (v. foto), presidente della Camera di commercio, ha sottolineato la preoccupazione per la carenza di risorse umane in Taiwan. I talenti locali, i giovani taiwanesi, sono instancabili lavoratori, degni di fiducia, molto ben educati,  produttivi e leali; essi hanno però bisogno di maggior creatività e soprattutto di maggior spirito di iniziativa. Il richiamo è rivolto soprattutto ai rettori delle università e ai responsabili del ministero dell'educazione perché inseriscano nei curriculi di studio maggiori opportunità di scambio con stranieri e di collaborazione creativa che renda i giovani dell'isola più propositivi e più pronti ad essere assunti nelle imprese.

Il professor Zhu Songling (朱松嶺老師), assistente di sociologia all'Università Normale di Taiwan a Taipei (師大), ha consigliato di riflettere sulle condizioni del mondo del lavoro, soprattutto sulle politiche di giustizia e di equità tra lavoratori e lavoratrici, tra indigeni e immigrati: "Guardando al futuro immediato, donne e stranieri neolaureati costituiranno sempre di più un'ossatura molto importante dell'economia taiwanese e uno stimolo a un'apertura di cui tutti i giovani qui hanno estremamente bisogno".

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