24/03/2014, 00.00
GIAPPONE
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Tokyo vuole ridurre le spese sanitarie: "Tenete gli anziani in casa, basta ricoveri a vita"

Il Paese invecchia a ritmi che sembrano inarrestabili, la natalità continua a calare e il costo del settore ospedaliero vola a 350 miliardi di euro l'anno. Il governo cerca di abbassare le cifre e annuncia una riduzione dei rimborsi per gli impianti di tubi alimentari, che oggi riguardano circa 260mila anziani.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - Per cercare di ridurre la spesa pubblica nel settore sanitario, il governo giapponese ha annunciato che intende tagliare il numero di anziani ricoverati in ospedale e nutriti attraverso i tubi di alimentazione. L'esecutivo ha annunciato dei rimborsi per le spese sanitarie effettuate in casa e ha chiesto alle strutture ospedaliere pubbliche di dimettere prima i pazienti costretti all'alimentazione attraverso sondino. Si tratta di circa 260mila degenti su tutto il territorio nazionale.

Al momento Tokyo spende circa 39mila miliardi di yen (350 miliardi di euro) per la spesa sanitaria nazionale. Troppo, secondo gli economisti nazionali, anche alla luce del pesantissimo debito pubblico che il governo di Shinzo Abe continua a fa salire nell'ambito delle contestate "Abenomics", le politiche economiche improntate sulla spesa pubblica. A questo va aggiunto il fatto che le spese per la sanità continueranno a salire, dato che il tasso di natalità giapponese è fra i più bassi al mondo e di conseguenza l'invecchiamento della popolazione è predominante.

In termini assoluti, nel 2013 la popolazione è calata di 244mila unità; le nascite sono state 1,031 milioni, un calo di 6mila unità rispetto al 2012; i decessi sono aumentati di 19mila unità, pari a 1,275 milioni in totale. Si tratta di un calo record nella storia pur travagliata della natalità del Sol Levate, il settimo di fila nel campo delle nascite e il 33mo per quanto riguarda i giovani sotto i 15 anni, che continuano a calare. Secondo i dati dell'Istituto nazionale per la popolazione e la sicurezza sociale, un quarto dell'intera popolazione giapponese (che conta circa 128 milioni di persone) ha più di 65 anni; entro il 2060 la percentuale salirà al 40%.

A fronte di questi numeri, le procedure ospedaliere sono divenute standard. Circa 260mila anziani - con una media età di 81 anni - sono ricoverati a lungo termine e nutriti attraverso i tubi di alimentazione. Ma secondo il governo questi tubi - che in Occidente quasi non esistono - vengono inseriti nel 25% dei casi senza reale necessità, e quindi diventano una spesa inutile per il governo.

Dal primo aprile, dunque, Tokyo ha annunciato un taglio dei rimborsi per questi impianti chirurgici e un aumento per coloro che decidono di effettuare i trattamenti in casa. Kazuhiro Nagao, medico e vicedirettore della Società giapponese per una morte dignitosa, dice: "Mangiare è uno dei fattori più importanti nel campo della dignità umana. La nazione si sta muovendo per proteggerlo". 

 

 

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