23/09/2008, 00.00
SIRIA-LIBANO
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Truppe di Damasco ai confini libanesi, minaccia o segno di buona volontà?

Lo schieramento di 10mila uomini viene visto da alcuni come un avvertimento al presidente Suleiman, attualmente negli Usa, mentre altri vi vedono l’esecuzione della richiesta europe di fermare il traffico di armi e quindi un segnale del cambiamento in atto della linea politica siriana.
Beirut (AsiaNews) – Suscita interpretazioni opposte lo schieramento lungo il confine settentrionale con il Libano di 10mila uomini delle forze speciali siriane (nella foto). La notizia è stata diffusa da un portavoce dell’esercito libanese, secondo il quale alla richiesta di chiarimento da parte di Beirut, Damasco ha risposto spiegando il gesto con ragioni di lotta al contrabbando e di “sicurezza interna, che non escono dal territorio nazionale e non sono affatto dirette contro il Libano”.
 
Malgrado le affermazioni tranquillizzanti di Damasco, lo schieramento di truppe scelte siriane lungo i confini suscita interrogativi a Beirut. C’è chi ne rileva la singolare coincidenza con il viaggio del presidente della Repubblica, Michel Suleiman negli Stati Uniti, dove ha appena avuto un incontro con il segretario di Stato Condoleezza Rice e dove incontrerà il presidente Bush. La Rice, secondo As Safir, quotidiano vicino all’opposizione filosiriana, gli avrebbe fatto domande sulle armi di Hezbollah ed il dialogo nazionale.
 
Una interpretazione in senso opposto viene invece da un “diplomatico occidentale” citato da NOW Lebanon. Egli sostiene che lo schieramento dei militari indica il cambiamento in atto nella politica siriana, anche per i progressi del negoziato con Israele. Dopo il vertice quadripartito di Damasco (con Francia, Turchia e Qatar) la Siria sta aumentando i controlli per impedire il contrabbando di armi e il passaggio di uomini armati verso il Libano, secondo la richiesta avanzata dall’Unione europea a luglio. In tale ottica, il “messaggio” a Suleiman sarebbe tranquillizzante e segnalerebbe la buona volontà di Damasco anche agli americani.
 
C’è invece chi ricorda che dopo gli scontri iterconfessionali di Tripoli, il presidente Assad aveva chiesto a Suleiman di inviare con urgenza truppe al nord e chi, come Al-Mustaqbal, espressione della maggioranza di Saad Hariri, ipotizza invece che lo schieramento delle truppe siriane serva a nascondere “scavi per deviare acque libanesi”. (PD)
 
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