16/04/2016, 08.04
FILIPPINE
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Vescovi filippini: Un rosario al giorno fino alle presidenziali

Il prossimo 9 maggio i filippini sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente. Mons. Villegas ha invitato la popolazione a farsi guidare dalla forza della preghiera. Nella storia del Paese, la recita della coroncina ha un valore molto importante. Nel 1986 – sotto la leadership del defunto card. Sin – la “crociata del rosario” ha portato alla fine della dittatura di Marcos.

Manila (AsiaNews) – Un rosario al giorno contro la corruzione della politica e per un voto “sano e credibile”. È la proposta di mons. Socrates B. Villegas, arcivescovo di Lingayen-Dagupan e presidente della Conferenza episcopale delle Filippine (Cbcp, Catholic Bishops’ Conference of the Philippines), che ha invitato tutti i filippini a recitare la coroncina ogni giorno fino al prossimo 9 maggio, quando si recheranno alle urne per eleggere il nuovo presidente. A nome di tutti i vescovi, egli ha ricordato il potere della preghiera, in particolare del rosario, che in passato ha già svolto un ruolo determinante nelle vicende politiche del Paese.

Nelle Filippine infatti è molto forte la devozione popolare. Il card. Jaime Sin, defunto arcivescovo di Manila, è passato alla storia per aver guidato la cosiddetta “Rivoluzione del rosario”, una sollevazione popolare che nel 1986 portò alla fine della dittatura di Fernando Marcos.

In un messaggio diffuso ieri, mons. Villegas ha detto: “Pregate tutti i misteri della gioia, luce, dolore e gloria ogni giorno fino al 9 maggio. Pregate in famiglia. Pregate mentre siete in viaggio. Pregate negli uffici e nelle fabbriche. Pregate ovunque per le nostre elezioni nazionali”.

L’arcivescovo ha sottolineato la potenza della preghiera e la sua capacità di influenzare grandi eventi. “Nelle mie linee guida pastorali per le elezioni del 2013 – ha affermato – vi ho ricordato l’importanza unica della preghiera per il cambiamento nazionale. Il nostro maggior contributo è pregare affinché il Signore della storia guidi ogni elettore e ogni candidato”.

Poi ha aggiunto: “Dio può illuminare le nostre decisioni. È Lui che può sventare i piani malvagi di uomini e donne che vogliono distruggere l’ordine sociale. È Dio che può donarci i leader migliori per il bene di tutti”. Secondo il presidente della Cbcp, è grazie “al potere del rosario che possiamo fermare i mali della violenza e dei brogli nelle elezioni. Con il potere del rosario, possiamo vincere la battaglia per avere elezioni libere e credibili”.

Mons. Villegas ha anche chiesto ai cattolici di recitare ogni giorno il rosario per “lottare contro l’ostinazione, il cinismo e la stupidità presenti nelle nostre scelte. Lasciate che il rosario sciolga i nostri cuori induriti e le nostre lingue taglienti”. Infine l’arcivescovo ha ricordato le parole dei senatori veneziani durante la battaglia di Lepanto del 1571 [lo scontro navale tra la flotta musulmana dell’Impero ottomano e quella cristiana della Lega Santa, ndr]: “Non è stato il nostro coraggio, o le armi, o i capi, ma la Madonna del Rosario che ci ha reso vittoriosi”.

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