26/01/2018, 08.42
LAOS
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Vientiane, allevamenti illegali di tigri. Morti tre esemplari

Solo 25 tigri vivono ancora allo stato brado in Laos. In cinque stabilimenti, tre dei quali operano con permessi speciali, ne sono tenute in cattività circa 700. Prodotti come la carne del felino, ossa e persino esemplari vivi sono in vendita negli hotel di lusso di Vientiane e nelle zone economiche speciali cinesi.

Vientiane (AsiaNews/Rfa) – Tre tigri sono state trovate uccise nei pressi di un’area protetta in Laos all'inizio di questa settimana, richiamando di nuovo l'attenzione sulla presenza nel Paese di allevamenti di felini, dove gli animali sono in vendita nonostante il divieti al traffico di animali selvatici.

Un funzionario del Dipartimento di protezione della fauna selvatica della provincia centrale di Khammouane riferisce che gli animali morti sono stati rinvenuti da guardie forestali in una zona vicino alla diga di Nam Theun 2, nel distretto di Nhommalath. Gli inquirenti ipotizzano che i trafficanti stessero trasportando le tigri ai valichi di frontiera con il Vietnam, quando gli animali sono morti.

In un rapporto pubblicato lo scorso anno, il World Wildlife Fund (Wwf) individua tre allevamenti di tigri operativi in Laos, dove sono tenute in cattività circa 500 tigri. Uno di essi è situato nel distretto Thakhek (Khammouane), un altro nella provincia di Bolikhamxay ed il terzo nella Zona economica speciale del Triangolo d'oro. Tutti e tre sono gestiti da privati ed operano con permessi speciali rilasciati prima che il Laos aderisse nel 2014 alla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate dall’estinzione (Cites).

Sebbene nel 2016, in una conferenza internazionale a Londra, il Laos abbia annunciato che avrebbe chiuso tutti gli allevamenti di tigri entro un anno, da allora il commercio di tigri è cresciuto e almeno cinque strutture sono ora in funzione. È quanto emerge da un rapporto del Daily Mail pubblicato lo scorso dicembre. Il quotidiano britannico afferma che negli stabilimenti sono tenute in cattività circa 700 tigri. Prodotti come la carne del felino, ossa e persino esemplari vivi sono in vendita negli hotel di lusso di Vientiane e nelle zone economiche speciali cinesi (Sez).

Una nota inviata il 5 gennaio 2018 dall'ufficio del primo ministro laotiano richiede ai vari dipartimenti governativi una migliore protezione della fauna del Paese ed il rispetto degli accordi Cites. Si stima che in Laos vivano ancora allo stato selvatico solo 25 tigri, la maggior parte delle quali nelle aree forestali protette.

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