Alla Duma si discute del matrimonio con i caduti della guerra, a cui si vuole attribuire un valore civile anche se non si è riusciti a renderlo ufficiale prima della partenza per il fronte, ponendo la questione del “relativismo morale” fondato sulla guerra come valore civile e religioso allo stesso tempo. Un dibattito che chiama in causa la Chiesa ortodossa nell'indicare il livello di “tradizionalità” dei valori da difendere, come in una versione russa della "casuistica" della scolastica medievale.
Il premier di Kuala Lumpur parla di un cessate il fuoco, ma le due parti continuano ad accusarsi a vicenda mentre crescono i morti e il numero degli sfollati. Il confine tracciato dai francesi nel 1907 e la conseguente sorte dei templi di Preah Vihear e Ta Muen Thom facile appiglio per il nazionalismo che su entrambi i fronti serve a coprire altre tensioni. Ma quella contesa è anche un'area da cinquant'anni crocevia di attività criminali.
Diffuso il messaggio del pontefice per la Giornata dei migranti e dei rifugiati che la Chiesa celebrerà il 4 e 5 ottobre in concomitanza con il loro Giubileo. "Si affidano a Dio e sopportano ogni avversità in vista di un futuro nel quale intravedono l’avvicinarsi della felicità, dello sviluppo umano integrale”. Tra i cattolici "contribuiscono a rivitalizzare comunità ecclesiali irrigidite ed appesantite: siano accolti come una benedizione".
In un rapporto pubblicato ieri l'organizzazione umanitaria accusa il governo indiano di aver spinto in Bangladesh oltre 1.500 musulmani tra maggio e giugno senza alcun processo legale, alimentando discriminazioni religiose ed etniche. Tra le persone respinte ci sono anche cittadini indiani con documenti validi, come emerso da diverse testimonianze. In Assam, dove la situazione è più critica, sgomberi e demolizioni di case da mesi coinvolgono migliaia di famiglie, espulse o detenute anche per far spazio a interessi economici.
Durante la visita di Marcos alla Casa Bianca, il presidente Usa ha confermato tariffe sulle esportazioni filippine solo leggermente ridotte rispetto alle previsioni. Manila spera di negoziare un abbassamento al 15%, mentre sullo sfondo resta la sicurezza nel Mar Cinese meridionale e il contenimento delle rivendicazioni di Pechino
L’annuncio dell'imminente riconoscimento da parte dell'Eliseo è stato immediatamente salutato con favore dall'Arabia Saudita. Che con Parigi oggi non condivide solo un'iniziativa all'Onu sulla riaffermazione della soluzione dei due Stati nel conflitto israelo-palestinese, ma anche tante partite politiche ed economiche in Medio Oriente.