Oggi pomeriggio i funerali delle vittime della strage presiedute dal patriarca greco-ortodosso Giovanni X Yazigi. La comunità cristiana ancora sotto shock, intere famiglie decimate. Le autorità siriane hanno arrestato sei persone collegate all’attacco e promettono giustizia. Ma resta il clima di sfiducia e sale il desiderio di fuga in un “vuoto della sicurezza”.
L’11 giugno Rashid, musulmano, ha violentato Fatima (nome di fantasia) nella sua abitazione, dopo mesi di molestie. La vittima: "Ho paura di uscire di casa, voleva convertirmi". Joseph Janssen, presidente di Voice for Justice: "Emergenza sistemica. Società dominata da strutture patriarcali". Assicurate alla donna assistenza legale e supporto psicologico.
In tutto il Kazakistan si è intrapresa l’opera della nuova onomastica stradale, considerata fondamentale per “la rinascita delle tradizioni popolari e il rafforzamento dell’unità della società". Emblematico il caso della città settentrionale, che già nel nome esprime lo stretto legame storico con gli zar, in cui sono statio redifiniti i nomi di 28 vie nel quartiere di Birlik con l'obiettivo di armonizzare lo spirito russo con quello kazako.
Il governo attribuisce allo Stato islamico l’attentato di ieri che ha provocato decine di morti tra i cristiani, ma non vi sono certezze e il gesto non è stato sinora rivendicato. Lo sfogo di una fonte di AsiaNews: le autorità impegnate ad applicare la sharia e firmare accordi con Qatar e Turchia, più che a “costruire una vera nazione”. P. Jihad (Mar Musa): "Non cadiamo nella trappola di chi vuole colpire l'opera di ricostruzione del Paese". Ordinari Terra Santa: un “atto barbaro” che causa “profondo shock e repulsione”.
Durante una visita prevista ad agosto, India e Giappone Delhi finalizzeranno un accordo per l’introduzione della serie E10 dei treni ad alta velocità. Ma in agenda ci sono anche investimenti per la produzione di semiconduttori e la cooperazione strategica in vista del vertice Quad del prossimo autunno.
Ad AsiaNews il card. Dominique Mathieu condivide il secondo racconto del suo “diario di guerra”. Nel fine settimana l’ingresso degli Stati Uniti, che hanno bombardato tre siti nucleari. Il susseguirsi di attacchi e contrattacchi "fa temere il peggio, portando a credere che non ci siano più limiti, che tutto sia possibile e giustificabile". "Esporre il corpo eucaristico di Gesù sotto il fragore delle salve di colpi, ristabilisce il silenzio nella mente e manifesta che, anche se il mare è agitato, lui è a bordo e placa la tempesta".