Nel grande Paese dove il calo delle nozze (e delle nascite) oggi è un'emergenza sociale, presentare le persone con il fine dichiarato di abbinarle in un matrimonio è considerato il modo più semplice e comune per raggiungere lo scopo, senza essere avvertito come una pratica antiquata. Le stesse parrocchie promuovono questo tipo di attività. L'approvazione dei genitori è fuori discussione, ma il modo di viverla può diventare l'occasione per relazioni nuove.
Ad AsiaNews l’attivista denuncia come l’escalation con l’Iran abbia “nascosto” il conflitto a Gaza, le atrocità che continuano e il tema degli ostaggi di Hamas. Diversi ambiti della vita pubblica sono interrotti, mentre i missili iraniani provocano “scene di distruzione”. In un quadro di grande “preoccupazione” è difficile fare previsioni, "anche molti israeliani vorrebbero lasciare il Paese".
Alcune parole ostili verso l'islam dell’igumeno Gavriil sembrano aver dato voce a un malcontento molto diffuso tra gli ortodossi più intransigenti, che vedono come un pericolo “l’armata musulmana”. Polemiche che mostrano una crepa nel corso “eurasiatico” della politica statale e religiosa della Russia di oggi
Caduta nel vuoto l'offerta di mediazione lanciata da Xi Jinping da Astana, la Cina guarda con grande preoccupazione l'ipotesi di un intervento diretto degli Stati Uniti in Iran. La crisi sta mostrando anche la fragilità degli organismi multilaterali promossi da Pechino come la Sco e i Brics. La mobilitazione per far uscire da Teheran i cittadini cinesi.
Leone XIV, al termine dell'udienza in San Pietro ha ricordato le "grida dai luoghi di guerra", in Ucraina, Iran, Israele e Gaza. Citando la Gaudium et spes: l'uso di "armi scientifiche di ogni genere" può condurre a "barbarie" più grandi dei tempi passati. Appello ai responsabili con le parole di Pio XII: "Nulla è perduto con la pace".
Foraggiato dall'Iran per 20 anni come elemento di deterrenza, l'"Asse della resistenza" sta tenendo un basso profilo nella guerra. Dal premier iracheno al leader religioso al-Sadr l’ordine è “far tacere” le “voci spericolate” che vogliono entrare conflitto. Almeno 20 nazioni musulmane e arabe sottoscrivono un documento per un Medio oriente libero da armi nucleari “senza eccezioni” (con un riferimento a Israele).