Cresce la preoccupazione internazionale per le condizioni di salute dell'imprenditore 77enne simbolo del movimento pro-democrazia a Hong Kong, in carcere da quasi 1700 giorni ai sensi della Legge sulla sicurezza nazionale. Iniziata la requisitoria dell'accusa in un processo che si trascina dal dicembre 2023 e in cui rischia l'ergastolo. Atteso per ottobre il verdetto affidato a tre giudici scelti appositamente dal fronte pro-Pechino.
Il 28 dicembre si aprirà la contestata tornata elettorale, che proseguirà in più fasi entro il gennaio successivo. Al momento 55 i partiti registrati, nove dei quali intendono competere a livello nazionale. Critiche ong e comunità internazionale, mentre Pechino vuole la stabilizzazione. Cresce l’emergenza umanitaria, in particolare nello Stato Rakhine. Wfp: mancano risorse.
Nel discorso al parlamento il presidente rivendica risparmi nella spesa pubblica, crescita economica oltre il 5% e nuove politiche sociali, come la distribuzione di pasti gratuiti e il miglioramento dell'istruzione. Ribadito il sostegno alla causa palestinese. Ma chiusure di fabbriche e bassi salari alimentano i dubbi sulla reale solidità dei risultati.
Un lavoratore dalit ha raccontato alla polizia di essere stato costretto a far sparire tra il 1995 e il 2014 numerosi corpi di vittime di violenze. Trovati alcuni resti, le famiglie di decine di scomparsi chiedono sia fatta piena luce. Ma i nazionalisti indù parlano di una "campagna diffamatoria" e sostengono (senza riscontri) che l'uomo che ha sollevato il caso sia stato "pagato dai cristiani". La diocesi di Mangalore: "Affermazioni irresponsabili".
Le notizie di oggi: Zelensky da Trump con gli europei, Corea del Nord pronta a mandare altri soldati in Russia. Si cercano ancora centinaia di dispersi per le alluvioni in Pakista, vittime anche in Kashmir. Bufera sulla Coca Cola in Cambogia dopo il licenziamento di un testimonial locale per sostegno alla guerra con la Thailandia. Ospedale di Nagasaki ha digitalizzato le cartelle cliniche di 50mila hibakusha.
Da Castel Gandolfo Prevost chiede che nelle trattative "si ponga sempre al primo posto il bene comune dei popoli". La preghiera per le vittime delle violente alluvioni in Pakistan, India e Nepal. Nell'omelia della Messa con un gruppo di persone povere e la Caritas di Albano: in una "Chiesa di poveri", l'invito a "non distinguere tra chi assiste e chi è assistito".