09/07/2015, 00.00
INDONESIA
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Aceh, estremisti musulmani chiedono soldi al governo per unirsi allo Stato Islamico

Decine di ex membri del gruppo separatista Gam sarebbero pronti a volare in Siria per combattere il jihad. Una lettera ufficiale è stata inviata al governatore della provincia per chiedere finanziamenti. Nella zona, dove vige la sharia, è presente una cellula dello Stato Islamico dal gennaio 2014.

Banda Aceh (AsiaNews) – Alcuni ex militanti musulmani del Movimento per la liberazione di Aceh (Gam) – organizzazione indipendentista della provincia dell’isola di Sumatra – nei giorni scorsi hanno fatto richiesta scritta al governatore Zaini Abdullah di fornire sostegno finanziario per permettere loro di unirsi allo Stato islamico (SI) in Siria. A darne notizia è l’agenzia Serambi, secondo cui la lettera è stata sottoscritta da Safaruddin, presidente del Muslim Lawyer Team locale.

In una conferenza stampa pubblica tenutasi lunedì 6 luglio scorso, Safaruddin è intervenuto insieme a Fakhruddin Bin Kasem (un ex comandante del Gam), spiegando che in Indonesia ci sono decine di veterani integralisti desiderosi di partire per unirsi al jihad combattuto dallo SI in Siria.

Nessun commento è stato finora rilasciato dal governo centrale, che è impegnato nella nomina del nuovo comandante dell’esercito e dei servizi segreti.

Nonostante lo scalpore che la notizia ha generato nella provincia a maggioranza musulmana – a statuto speciale e dove vige la sharia – alcuni studiosi di Aceh, come Aryos Nivada, pensano che “l’affermazione pubblica avvenuta durante la conferenza stampa non è altro che un bluff” volto a turbare la pace che regna nella provincia, perché “il Gam non ha niente a che fare con lo SI. Il loro programma politico è totalmente diverso visto che la lotta del Gam era per l’indipendenza da Jakarta”.

Secondo M. Fadhil Rahmi LC, membro del Middle East Alumni Forum, la società civile di Aceh deve rimanere in allerta verso questa propaganda e “noi non permetteremo che Aceh sia collegata al problema globale dello SI, che rovina l’immagine dell’islam”.

H. Syamsul Rijal, vice rettore dell’Università islamica di Aceh Ar-Raniry, insiste sulla necessità di investigare in modo attento le ragioni che stanno dietro alle affermazioni degli integralisti e “lasciare che sia il governo provinciale ad occuparsene. Questi ex combattenti dovrebbero essere marginalizzati e ignorati”.

In modo diverso si è espresso il governatore, Zaini Abdullah – lui stesso ex membro del Gam, come “ministro” degli esteri, e vissuto in asilo politico in Svezia per 30 anni – che, parlando alla stampa, ha dichiarato di non voler prestare troppa attenzione al problema e che se i combattenti “vogliono unirsi [allo SI] perché noi dovremmo preoccuparcene? È un problema del governo centrale, non mio”.

La presenza di simpatizzanti per lo SI ad Aceh non è una novità. Un servizio pubblicato nell’agosto 2014 dalla Serambi rivelava che una cellula di simpatizzanti esiste nella provincia dal gennaio 2014. Il portavoce del gruppo, Abu Jundallah ha affermato di avere contatti diretti e con il califfo Abu Bakr al-Baghdadi ma non con il gruppo indonesiano ufficiale dello SI, guidato da Abu Muhammad Al-Indonesi.

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