19/06/2004, 00.00
ARABIA SAUDITA
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Al Qaeda decapita l'ostaggio Johnson

La polizia saudita elimina al-Muqrin, capo di Al Qaeda

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) -  L'ostaggio americano Paul Johnson è stato decapitato e la sua testa mozzata mostrata in fotografia su siti internet islamici. "Abbiamo decapitato l'ostaggio americano dopo era scaduto l'ultimatum dato al tirannico governo saudita" afferma un comunicato di Al Qaeda in Arabia Saudita comparso sul sito al-Islah. "L'infedele ha avuto il suo giusto trattamento. Ha provato quello che i musulmani hanno per lungo tempo sperimentato sotto il fuoco e i missili degli Apache".

Il sito internet mostra tre fotografie della testa tagliata di Johnson. La prima presenta la testa insanguinata appoggiata sul corpo, con un coltello in faccia. La seconda mostra una mano che solleva la testa, la terza il corpo e la testa da una diversa angolatura. Subito dopo la comparsa delle foto, il sito è diventato inaccessibile.

Johnson, un ingegnere che lavorava per l'azienda Lockheed Martin, produttrice degli elicotteri Apache per conto del governo americano, era stato rapito lo scorso fine settimana da terroristi che minacciavano di ucciderlo se il governo saudita non rilasciava alcuni prigionieri di Al Qaeda.

È stato il primo occidentale rapito dall'inizio degli attacchi terroristici di un anno fa. Al Qaeda ha affermato che gli attacchi e i rapimenti erano la vendetta degli abusi americani su prigionieri musulmani. Martedì il gruppo aveva mostrato un video che mostrava l'ostaggio bendato e legato.

Subitodopo l'annuncio, le forze di sicurezza saudite hanno affermato di aver eliminato tre militanti di Al Qaeda durante uno scontro a fuoco a Riad. Un funzionario di polizia ha affermato che Abd al-Aziz al-Muqrin (ritenuto il capo di Al Qaeda in Arabia) è rimasto ucciso. Era stato circondato dopo essersi sbarazzato del cadavere dell'ostaggio. La televisione Al-Aarbiya ha riferito che gli altri due militanti uccisi sono Faisal and Bandar al-Dakheel, ricercati dall'antiterrorismo saudita. I terroristi sono stati circondati nel distretto Malazz di Riad, dopo che il corpo di Johnson era stato ritrovato nel tardo pomeriggio. Questa mattina, un messaggio internet su un sito islamico affermava che la morte di al Muqrin era falsa, ma la tv saudita ha mostrato le immagini dei tre terroristi uccisi. Il ministro dell'interno ha affermato che sono stati arrestati anche 12 militanti.

Il rapimento di Johnson aveva suscitato un inedito appello pubblico da parte di esponenti religiosi sauditi moderati, i quali affermavano che Johnson era ospite nel paese, protetto dalla legge islamica. Un collega saudita di Johnson, usando lo pseudonimo "Al Mumin" (il credente), aveva affermato di aver spesso ospitato l'americano a mangiare a casa sua e di avergli regalato libri sull'islam. "Al Mumin" si è appellato alla protezione tribale per l'ostaggio, conosciuta come ijaraa. Il collega aveva scritto ai rapitori: "Se farete del male a Johnson, non vi perdonerò mai e vi perseguiterò in tutte le mie preghiere".

Il rapimento aveva suscitato un forte dibattito sui maggiori siti islamici. Un autorevole religioso saudita, Shaikh Abu Bassir, aveva rilasciato una dichiarazione religiosa che gli stranieri arrivati in Arabia Saudita con un permesso valido dovevano essere protetti.

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