24/07/2013, 00.00
VIETNAM – USA
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Appello a Obama: ‘Chieda al presidente vietnamita maggiore libertà per il popolo’

di Nguyen Hung
Alla vigilia della visita di Trương Tấn Sang negli Stati Uniti, oltre 10mila vietnamiti firmano una lettera aperta al presidente americano: “Prima di fare concessioni economiche o militari, chieda il rilascio dei detenuti politici, maggiore democrazia e vera libertà religiosa per il Vietnam”.

Hanoi (AsiaNews) - Una lettera aperta, firmata da 10mila vietnamiti, chiede al presidente Barack Obama di "intervenire presso il presidente di Hanoi, Trương Tấn Sang, affinché rilasci tutti i prigionieri di coscienza incarcerati e rispetti le aspirazioni democratiche del popolo vietnamita". La lettera è stata inviata alla Casa Bianca il giorno prima dell'arrivo del leader vietnamita negli Stati Uniti dove - su invito proprio di Obama - si tratterrà per 3 giorni.

Hanoi spera di ottenere un accordo militare con gli Stati Uniti nell'ambito delle contese marittime che nell'ultimo anno si sono verificate nei mari orientali e che hanno visto contrapporsi Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Filippine, Taiwan e lo stesso Vietnam. Il governo spera di ottenere il via libera americano per l'ingresso nel Tpp, l'accordo di partnership trans-pacifico.

Prima di concedere questo permesso, scrivono i firmatari della lettera aperta, "il governo vietnamita deve rilasciare gli almeno 120 attivisti politici che si trovano nelle sue carceri e dare garanzie di un percorso verso la piena democrazia e la libertà religiosa nel Paese". Fra i prigionieri politici vi sono diversi cattolici, che negli ultimi mesi hanno lanciato digiuni e proteste pacifiche per portare alla luce l'ingiustizia delle loro condanne.

Anche se Washington ha tenuto una politica ondivaga nei confronti di Hanoi - a volte inserita negli Stati "preoccupanti" per le sue violazioni alla libertà religiosa, altre volte lasciata da parte - l'ambasciatore Usa David Shear condivide la richiesta della lettera: "Chiedere diritti umani e democrazia è compito non solo degli Stati Uniti, ma di tutte le nazioni occidentali che vogliono migliorare la cooperazione economica con il Vietnam. Da sempre critichiamo la posizione del governo riguardo i diritti umani e la libertà religiosa".  

 

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