03/09/2007, 00.00
BANGLADESH
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Arrestata la ex premier Khaleda Zia

di Nozrul Islam
Oggi il governo ad interim ne ha ordinato gli arresti per corruzione. Ieri formulata la prima accusa contro la rivale Sheik Hasina. Dhaka, mossa dall’esercito, tenta di liberarsi in modo “indolore” delle “due signore” e ripulire la scena politica. Ma analisti avvertono: gli ambienti vicini alle due ex premier cercheranno vendetta e cresce il malcontento popolare.
Dhaka (AsiaNews) – Continuano i tentativi del governo provvisorio, e dietro a lui dell’esercito, di sbarazzarsi in modo “indolore” della vecchia leadership politica del Paese con l’arresto della ex premier Khaleda Zia e la formulazione della prima accusa ufficiale alla sua rivale, Sheikh Hasina. Ma analisti avvertono: gli ambienti vicini alle due ex premier cercheranno vendetta e il malcontento popolare è in aumento.
 
La ex premier e guida del Partito nazionalista del Bangladesh (BNP), Khaleda, è stata arrestata su ordine di Dhaka stamattina. Le accuse sono: presunta corruzione, estorsione ed evasione fiscale. Insieme a lei in manette il figlio minore, Arafat Rahman Coco, anche lui accusato di corruzione. Ieri, invece, la Commissione anti-corruzione ha formulato la prima accusa ufficiale contro l’altra ex premier, Sheikh Hasina, guida dell’opposizione con la Awami League (AL). La donna avrebbe incassato “pagamenti illegali” da parte di una compagnia privata di elettricità per un totale di 215mila dollari, quando era al potere tra il 1996 ed il 2000.
 
Indecisione ai vertici
Da quando guida il Paese dal gennaio scorso, il governo ad interim ha arrestato circa 150 politici nel quadro della sua lotta alla corruzione volta a svecchiare la scena politica. Il tentativo di liberarsi delle “due signore” è proceduto a singhiozzi: prima hanno cercato di impedire il ritorno di Hasina dall’estero e di far andar via Khaleda. Ma Hasina è tornata e Khaleda non è partita. Poi hanno impedito ad Hasina di andare negli USA, e hanno imposto restrizioni sempre più severe a lei e a Khaleda. Infine hanno arrestato Hasina, lasciando Khaleda in una strana condizione di semi-arresti domiciliari, finiti oggi con l’arresto.
Parallelamente i generali, nascosti dietro il governo, hanno lavorato per indebolire i due partiti, e crearne uno nuovo, “pulito”. Ma al momento regna la più assoluta incertezza per quanto riguarda il futuro sia del BNP sia dell’AL.
 
Le “forze malvagie” dietro gli studenti
I “pezzi grossi” che sono in carcere per corruzione – commentano esperti locali - non sono persone isolate, i loro ambienti aspettano con ansia il momento di vendicarsi. Lo stesso governo ha visto nelle recenti manifestazioni di piazza, avvenute tra il 20 e il 22 agosto in diverse città, la mano di “forze malvagie”. “Pochi mesi e saranno in carcere quelli che ora governano” dice ad AsiaNews un imprenditore a Dhaka. Certamente i sostenitori di Hasina e Khaleda sono tanti e non accettano l’arresto motivato con accusa di corruzione per casi vecchi di anni. Intanto carovita e demolizioni senza preavviso di edifici abusivi contribuiscono ad aumentare il malcontento popolare e il desiderio di elezioni democratiche.
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