Assam: il BJP perde le elezioni al Consiglio tribale, occhi sulle legislative del 2026
Il Bodoland People’s Front ha conquistato 28 seggi su 40, rafforzando la propria presenza rispetto al 2020 e tornando così alla guida del Consiglio territoriale bodo. Il BJP, che dal 2016 ha inanellato una serie di successi nello Stato nordorientale, si ferma a cinque seggi. La sconfitta mette in discussione l’egemonia del partito a pochi mesi dalle elezioni legislative del 2026.
Dispur (AsiaNews) - Nelle elezioni per il Consiglio territoriale bodo (BTC) che si sono tenute il 22 settembre, il Bharatiya Janata Party (BJP), il partito ultranazionalista da cui proviene il primo ministro indiano Narendra Modi, è stato sconfitto dal Bodoland People’s Front (BPF), guidato da Hagrama Mohilary. Su 40 seggi, il BPF ne ha conquistati 28, mentre il BJP si è fermato a cinque. Il Congress, principale partito di opposizione a livello nazionale, non ha ottenuto alcuna rappresentanza.
Il BPF ha quindi rafforzato la propria posizione, aggiungendo 11 seggi rispetto ai 17 ottenuti nel 2020. Il BJP, che per la prima volta si è presentato in modo indipendente, nella stessa tornata elettorale, aveva ottenuto nove seggi, mentre lo United People’s Party Liberal (UPPL), suo ex alleato, ha ottenuti sette posti, in calo rispetto ai 12 precedenti.
L’Assam dal 2016 è diventato il cuore della crescita del BJP nel nord-est dell’India, roccaforte del partito, che ha ottenuto successi sia a livello parlamentare che locale. La sconfitta alle elezioni per il BTC (considerate una “semifinale” in vista del voto per l’Assemblea legislativa previsto tra marzo e aprile 2026), mette ora in discussione l’immagine di invincibilità del BJP, nonostante la campagna aggressiva del chief minister dell’Assam, Himanta Biswa Sarma.
Il BTC, istituito nel 2003 ai sensi del sesto allegato della Costituzione indiana (che riconosce poteri speciali di autogestione alle tribù delle regioni collinari nordorientali), governa la Regione territoriale bodo che si trova nell’Assam occidentale e comprende i distretti di Kokrajhar, Chirang, Baksa, Udalguri e Tamulpur. Qui abitano da oltre tre milioni di persone, in prevalenza appartenenti alla comunità etnica bodo. L’ente esercita poteri legislativi, esecutivi e finanziari su 40 settori, tra cui istruzione, cultura e gestione delle terre.
Questo trionfo segna anche il ritorno politico di Hagrama Mohilary, volto storico della politica locale. Nato in una famiglia tribale, si formò negli anni del Movimento per l’autonomia bodo del 1987, periodo segnato da violenti scontri per il controllo del territorio e il riconoscimento identitario. Ex leader delle Tigri per la liberazione del Bodoland, abbandonò la lotta armata dopo un accordo siglato nel 2003 che portò alla nascita del Consiglio territoriale bodo. Due anni dopo fondò, insieme a Emmanuel Mosahary, il BPF, diventando il primo capo membro esecutivo del Consiglio.
Mohilary ha guidato il BTC per tre mandati consecutivi fino al 2020, quando le defezioni verso il BJP e l’UPPL ne segnarono la caduta. Forte di vittorie come i 31 seggi del 2010 e i 12 seggi su 13 conquistati alle legislative del 2016, il leader tribale è riuscito a riorganizzarsi e, nel 2025, a capitalizzare il malcontento contro il BJP, riportando il suo partito al potere con un quarto mandato da capo esecutivo.
Dopo i risultati, il chief minister Sarma, esponente del BJP, si è congratulato con Mohilary, ma ha attribuito la scarsa performance del suo partito alla morte improvvisa del cantante Zubeen Garg, evento che ha scosso lo Stato e interrotto la campagna elettorale negli ultimi giorni. “Le ultime 72 ore sono cruciali per ogni elezione. Non abbiamo potuto fare campagna a causa della triste scomparsa di Zubeen Garg”, ha dichiarato.
La vittoria di Mohilary ridisegna così gli equilibri in Assam, rimettendo in gioco il BPF come forza decisiva nei territori indigeni. Con le legislative del 2026 alle porte, il ritorno dell’ex ribelle apre una sfida politica che potrebbe incrinare l’egemonia del BJP nello Stato.
22/06/2017 12:29