20/03/2015, 00.00
THAILANDIA
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Bangkok, anziano condannato a 18 mesi di carcere per lesa maestà

I giudici del tribunale militare hanno riconosciuto colpevole Opas Charnsooksai, 67 anni. Egli avrebbe diffamato l’istituzione con scritte ingiuriose sui muri dei bagni di un centro commerciale. In carcere da ottobre,l'uomo ha visto più volte respinta la richiesta di rilascio su cauzione. Continua la scia di condanne per lesa maestà.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - Questa mattina un tribunale militare thai ha condannato un uomo di 67 anni a 18 mesi di prigione, per scritte infamanti contro la monarchia sui muri di un bagno in un centro commerciale della capitale. La Corte marziale di Bangkok ha riconosciuto colpevole Opas Charnsooksai di lesa maestà, che punisce quanti diffamano, insultano o minacciano l'istituzione monarchica. La vicenda risale all'ottobre scorso e oggi è arrivata, puntuale, la condanna al carcere; in questi mesi i giudici hanno più volte respinto la richiesta di rilascio su cauzione avanzata dall'uomo.  

La Thailandia attraversa un periodo travagliato della propria storia, caratterizzato da un durissimo scontro politico fra l'establishment e le élite della capitale (le Camicie gialle) da un lato, contro la potente famiglia Shinawatra e i sostenitori delle Camicie rosse dall'altro. Un contrapposizione acuita dalla tensione sulle sorti dell'anziano re e dell'istituzione monarchica nel Paese. 

Il re Bhumibol Adulyadej, 87 anni, è al trono da oltre 60 anni, un primato che lo ha portato ad essere il più longevo monarca regnante al mondo. Per proteggere la sua figura vi sono alcune fra le leggi di lesa maestà più dure al mondo; tuttavia, secondo i critici esse sono state sfruttate in questi mesi dalla giunta militare al potere per reprimere il dissenso e governare col pugno di ferro il Paese. In caso di condanna, si possono trascorrere fino a 15 anni in prigione.

In un primo momento i giudici del tribunale militare avevano proposto tre anni di carcere all'uomo, per le scritte ingiuriose al centro commerciale. L'uomo però si è dichiarato colpevole e ha potuto beneficiare di uno sconto della pena, anche se resta la condanna perché "il reato ha riguardato l'amata istituzione monarchica". 

Analisti ed esperti di vicende thai ricordano che l'ultimo decennio di turbolenze politiche nel Paese sono legate a doppio filo alla preoccupazione fra le élite sulla sorte della monarchia, dopo che verrà a mancare l'anziano (e malato) re Bhumibol. Egli ha trascorso diversi mesi negli ospedali della capitale e solo nei giorni scorsi ha fatto una (rarissima) comparsa pubblica dopo diverso tempo. 

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