22/04/2011, 00.00
SRI LANKA
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Buddisti convertiti: “eravamo smarriti, in Gesù abbiamo trovato la fede e la speranza”

di Melani Manel Perera
Sia per Wasantha Wickremasinghe che per Dhammica Perera, l’incontro con la religione cristiana è arrivato in momenti difficili della vita. Un cammino di fede lungo, intrapreso grazie alle loro famiglie.
Colombo (AsiaNews) – “Le vite esemplari dei nostri fratelli e l’impatto delle parole di alcuni sacerdoti ci hanno fatto comprendere e credere alla morte e alla resurrezione di Gesù, e ci hanno spinto a diventare cristiani”, affermano con forza Wasantha Wickremasinghe (v. foto) e Dhammica Perera, due buddisti singalesi convertiti al cattolicesimo. Entrambi, fino a qualche anno fa, erano buddisti. Fondamentali nel loro nuovo cammino di fede, i loro rispettivi sposi. “Mia moglie – racconta Wasantha ad AsiaNews – è un pilastro solido, nella mia vita di convertito”. Per Dhammica “Gesù ha scelto mio marito e la mia famiglia per condurmi a sé”.

“Fino a sei anni fa – racconta Wasantha – ero un uomo smarrito. Facevo abuso di alcool e nonostante avessi molti amici non mi sentivo sereno, né felice”. L’uomo, 43 anni, è padre di due bambini piccoli, un maschio di 7 e una bambina di 4 anni.

Wasantha ricorda di aver conosciuto il cristianesimo grazie alla sua ragazza dell’epoca, Shirani Perera, 42 anni. Ora è sua moglie. “Stanco della mia vita, ho deciso di trasferirmi a Colombo, dove lavoravo come imprenditore. Poco tempo dopo, ho conosciuto il padre di mia moglie e ho iniziato a lavorare con lui. Abbiamo legato subito, la mia vita stava finalmente prendendo una piega diversa. Un giorno, mi ha proposto di conoscere sua figlia: ero un giovanotto, mi disse, e avevo l’età giusta per sposarmi. Ricordo di aver pensato che una storia d’amore avrebbe potuto completare la mia vita, così sono andato a casa sua per conoscere la figlia. Ci siamo innamorati subito, e come suo corteggiatore dovevo accompagnarla in chiesa. Quando poi ci siamo fidanzati, si è creato un problema: il padre voleva che la figlia si sposasse in chiesa. Impossibile per me, essendo la mia famiglia profondamente buddista”. “Ma mi sono detto ‘io la amo: se anche la mia famiglia è contraria, la sposerò lo stesso’”.

Wasantha e Shirani diventano marito e moglie il 26 dicembre del 1997, con rito misto. Da quel giorno, egli ha iniziato anche a partecipare alle attività organizzate dalla sua chiesa, la parrocchia di Kadawatha. “Cominciavo a sentire – dice – che questa religione è qualcosa di diverso da tutte le altre”.

Per il suo cammino di conversione, un’altra persona fondamentale è stato il suo parroco, p. Linton Joseph: “Il giorno in cui mi ha chiamato ‘putha’, figlio, sono stato felicissimo. Con i suoi sermoni, mi ha insegnato chi è Gesù; perché lo seguiamo; chi siamo noi per Lui. Ho compreso tutto questo e ho sentito quanto sia meraviglioso condurre una vita cristiana, al 100 per cento”. Nella Pasqua del 2007, Wasantha è stato battezzato.

Anche Dhammica Perera, 42 anni, madre di tre figlie grandi, si è convertita al cristianesimo qualche anno fa. Come Wasantha, pure per lei è stata importante la figura del marito. “La nostra famiglia attraversava un periodo difficile, così ho iniziato ad andare in chiesa e a messa: ascoltavo le parole della Bibbia in cerca di consolazione e pace mentale. Alla fine, ho trovato la fede”. Ora Dhammica serve come catechista nella sua parrocchia di Kithudana Pubuduwa.

Wasantha e Dhammica sono concordi nel dire che “la fede e la speranza” hanno legato le loro nuove vite di cristiani. “Abbiamo sperimentato che l’amore di Cristo ci accompagna ogni giorno. Egli vive con noi. E crediamo che i cristiani non potrebbero essere come sono, se Gesù non fosse stato crocifisso e fosse poi risorto tre giorni dopo”.
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