22/07/2009, 00.00
INDIA - SRI LANKA
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Campi profughi: preoccupazione per la sorte dei bambini soldato Tamil

Fonti anonime raccontano ad AsiaNews la situazione all’interno del campo di Vanni. Ai problemi sanitari si aggiunge il dramma dei bambini divisi dalle loro famiglie. Gli operatori presenti denunciano continue scomparse dei ragazzi sospettati di aver militato all’interno delle file ribelli.

Mumbai (AsiaNews) – A più di due mesi dalla fine del conflitto tra l’esercito dello Srilanka e i ribelli dell’Ltte, la situazione nei campi profughi continua ad essere drammatica. Oltre ai problemi di ordine sanitario, desta preoccupazione la costante presenza dei militari all’interno dei campi. Morti sospette e scomparse sono infatti all’ordine del giorno.

Principali vittime di questa catastrofe umanitaria sono i bambini, che in molti casi  hanno visto i corpi dei genitori uccisi, lasciati nelle strade per settimane senza sepoltura e mangiati dai cani. Fonti anonime di AsiaNews, operative nella zona 4 del campo profughi di Vanni, affermano che “i bambini sono traumatizzati, malnutriti e soffrono di diarrea. Essi necessitano di cure soprattutto psicologiche e di adeguati programmi di rieducazione. Nessuno di loro vive insieme ai genitori. Sono i più vecchi che badano ai giovani”.

Nonostante l’intervento delle autorità nel creare programmi che consentano la riunificazione delle famiglie, desta particolare preoccupazione la condizione dei ragazzi di età compresa tra i 14 e i 16 anni.

La paura dell’esercito di avere all’interno dei campi ex bambini soldato costretti a combattere nelle file dell’Ltte, porta i militari a tenere i ragazzi sotto stretta sorveglianza. Membri dell’esercito affermano di averne individuati almeno 300. “I militari - continua la fonte - “non consentono agli operatori di condurre questi ragazzi presso gli istituti dedicati alla loro riabilitazione. Infatti non è permesso il loro allontanamento per più di venti chilometri dall’area del campo. Di fatto sono detenuti all’interno di Vanni”.

La fonte conclude dicendo che “le organizzazioni per i diritti dei minori devono investigare in merito agli abusi e alle sparizioni. Inoltre le agenzie internazionali devono fare pressioni sul governo per avere accesso ai campi e poter monitorare ciò che avviene al loro interno”.

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