11/04/2014, 00.00
INDIA
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Card. Gracias: Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII santi, per consacrare l'India a Maria

di Card. Oswald Gracias
L'arcivescovo di Mumbai compirà domani un pellegrinaggio alla basilica di Santa Maria del Monte a Bandra, dov'è conservata una reliquia di papa Wojtyla, per celebrare il 51mo anniversario dell'enciclica Pacem in Terris. Egli dedicherà una preghiera anche a Francesco "per la profonda continuità spirituale del ministero petrino condiviso dai tre papi".

Mumbai (AsiaNews) - "Consacrare l'India a Nostra Signora, affinché interceda per il rinnovamento delle nostre vite, per la nuova evangelizzazione e per questo Paese". Con questo spirito domani il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, compirà un pellegrinaggio alla basilica di Santa Maria del Monte a Bandra (quartiere della città), programmato in vista della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, che si celebrerà il prossimo 27 aprile. Due papi che "hanno amato l'India" e che il porporato riunisce in occasione del 51mo anniversario della 'Pacem in Terris' (11 aprile 1963), l'enciclica di papa Roncalli, fermandosi in adorazione della reliquia di papa Wojtyla che si trova nella basilica. Di seguito, la riflessione del card. Gracias. (Traduzione a cura di AsiaNews)

Prima della canonizzazione, compirò un pellegrinaggio alla basilica di Santa Maria del Monte a Bandra, per pregare e adorare la reliquia di Giovanni Paolo II e celebrare il 51mo anniversario dell'enciclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII. Per pregare i nostri papi - entrambi hanno amato l'India - affinché benedicano la Chiesa di Mumbai e del Paese e intercedano per i nostri sacerdoti e vescovi.

La Pacem in Terris parla della pace nel mondo, del suo sviluppo, e di verità, giustizia, carità e libertà. Queste sono esattamente le nostre preghiere e le nostre speranze per il nostro Paese: vogliamo che l'India si unisca alla comunità internazionale, e ciò è possibile solo avendo un buon governo e se tutti i cittadini lavorano insieme, per costruire un mondo più giusto e pacifico. Stiamo celebrando il 51mo anniversario della Pacem in Terris nel pieno delle elezioni generali indiane: per questo chiediamo a papa Giovanni XXIII di essere nostro potente mediatore.

Papa Giovanni XXIII non è mai venuto in India, ma il suo cuore era rivolto al nostro Paese, e spesso ha incontrato vescovi indiani. Nel 1962 era in corso la guerra sino-indiana: egli incontrò il card. Valerian Gracias - in Vaticano per la prima sessione del Concilio Vaticano II - e gli chiese di tornare in India per stare con la sua gente.

Papa Giovanni Paolo II nutriva un amore speciale per l'India: l'ha visitata due volte, come un "pellegrino di pace". Egli è stato un grande amico dell'India, ha compreso e amato la nostra cultura. Era un uomo carismatico dal cuore grande e di larghe vedute. Mettendo piede in India il 1 febbraio del 1986, durante la cerimonia di benvenuto il Santo Padre disse che lo scopo della sua visita era "giungere a una più profonda comprensione delle ricche culture del vostro Paese".

Durante il mio pellegrinaggio mi fermerò ad adorare il sangue di papa Giovanni Paolo II, che ha compiuto il bene anche nelle sue sofferenze. Ora che iniziamo la Settimana Santa, il momento della Passione di nostro Signore, il sangue di Giovanni Paolo II intercederà per noi, ci insegnerà "il donare se stesso, a immagine di Gesù".

Ancora più importante, il mio pellegrinaggio alla basilica mariana è [fatto] anche per rivolgere una preghiera a papa Francesco, per la profonda continuità spirituale del ministero petrino condiviso dai papi.

Papa Francesco ha detto che "il richiamo della Pacem in Terris rimane fortemente attuale" e per questo "traccia una linea che va dalla pace da costruire nel cuore degli uomini ad un ripensamento del nostro modello di sviluppo e di azione a tutti i livelli, perché il nostro mondo sia un mondo di pace". Io compio questo pellegrinaggio anche come presidente della Federation of Asian Bishops' Conference (Fabc): pregherò per la visita di papa Francesco in programma in Asia; per il successo del viaggio del Santo Padre; per la sua salute e la sua sicurezza, affinché lo Spirito Santo sia con lui ed egli riceva molte grazie in questo periodo di Pasqua.

 

 (Ha collaborato Nirmala Carvalho)

 

 

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