15/10/2009, 00.00
CINA
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Cina, in settembre gli investimenti esteri aumentati del 18,9 %

Un giro di affari pari a 7,9 miliardi di dollari. In aumento anche le percentuali sulla crescita economica globale, un segnale di più chiara ripresa. La più grande banca europea sposta la sede da Londra a Hong Kong.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Gli investimenti stranieri diretti in Cina sono cresciuti del 18,9% nel mese di settembre, totalizzando un giro di affari pari a 7,9 miliardi di dollari. Lo ha comunicato questa mattina il ministero cinese del Commercio. Sempre secondo le statistiche, tuttavia, il totale degli investimenti nei primi nove mesi del 2009 ha raggiunto “soltanto” i 63,8 miliardi: un declino del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il ministero ha sottolineato che nello stesso mese si è verificato un aumento dell’11% di nuove compagnie straniere di investimento autorizzate ad operare sul mercato, un segnale della ripresa economica della Cina. Le statistiche non coprono però il mercato azionario e le altre realtà finanziarie.

La Cina è da molti anni una delle destinazioni privilegiate per gli investimenti esteri, ma il giro di affari si è pesantemente ridotto verso la fine del 2007, quando le compagnie mondiali sono state colpite dalla recessione economica e dal conseguente taglio delle spese. Molti continuano a investire nel Paese, soprattutto per prendere parte alla sua forte crescita economica. Inoltre, le previsioni relative alla crescita dello yuan convincono il mercato valutario a inviare capitali in Asia. Lu Zhengwei, economista della Industrial Bank Co. di Shanghai, spiega: “Gli investimenti stranieri potrebbero rimanere a un livello relativamente alto anche nei prossimi mesi, dato che la ripresa economica della Cina continua ad attirare industriali. Ma sono le anticipazioni relative alla crescita della nostra moneta che spostano molti altri fondi”. Proprio ieri, infatti, la moneta nazionale ha raggiunto il suo livello più alto negli ultimi 13 mesi sul mercato valutario, dopo le comunicazioni governative relative alle esportazioni di settembre. Gli operatori di mercato puntano su un’ulteriore crescita, nel prossimo anno, di almeno il 2,7%.

Sempre ieri, inoltre, l’ufficio doganale cinese ha presentato i dati rispetto alla crescita economica di settembre: le statistiche indicano un calo dell'export del 15,2% in settembre, rispetto allo stesso periodo del 2008, e in netta frenata rispetto al calo del 23,4% segnato ad agosto. Le importazioni sono in calo del 3,5 per cento su base annua (-17% in agosto). L'avanzo commerciale della Cina è stato di 135,48 miliardi di dollari nei primi nove mesi di quest'anno, con un calo del 26 per cento su base annuale. Nel mese scorso, il volume del commercio cinese ha registrato un risultato migliore del mese precedente, perdendo il 10,1 per cento su un anno, dopo il -20,6 per cento su un anno in agosto, sempre secondo i dati diffusi dall'amministrazione cinese delle dogane.

I dati di questi ultimi due giorni, spiega un analista dell’agenzia Bloomberg, “segnalano con chiarezza una ripresa globale. I dati dell'export ci dicono che la domanda si riprende anche fuori dalla Cina. Nel mondo sviluppato la ripresa si sta diffondendo”.

A fronte di queste ulteriori novità, la Hsbc Holding Plc (la più grande banca d’Europa) ha deciso di spostare il proprio ufficio esecutivo da Londra ad Hong Kong. Il capo del settore, Michael Geoghegan, spiega che la Cina “è un obiettivo troppo grande per lasciarlo da parte”. La banca ha annunciato inoltre che per il prossimo mese sono attese nuove acquisizioni, sia a Hong Kong che nella Cina continentale. 

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