04/01/2006, 00.00
Taiwan – cina
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Democratico cinese raggiunge a nuoto Taiwan per chiedere asilo politico

La decisione presa "dopo anni di carcere e persecuzione politica". L'attivista si è buttato da una nave turistica vicino alle coste di Quemoy, isola governata da Taipei.

Taipei (AsiaNews/Scmp) – Un attivista democratico cinese ha chiesto asilo politico a Taiwan: ne ha raggiunto il territorio saltando da una nave turistica che stazionava vicino all'isola di Quemoy.

Yan Jun, 32 anni, viene da Xian: si è buttato in mare quando la nave, che stava facendo una visita guidata, si è avvicinata al territorio taiwanese. Gli ufficiali della guardia costiera, in un primo momento, hanno pensato ad un incidente, ma Yan – dopo essere stato ripescato – ha presentato la sua carta d'identità e la richiesta scritta di asilo.

L'attivista ha sostenuto ieri la prima udienza presso la procura di Quemoy, dove ha spiegato alle autorità taiwanesi di aver deciso di chiedere asilo politico a causa della persecuzione politica di cui è stato vittima dopo la decisione di abbracciare il movimento democratico nel 1996.

Secondo le prime indagini, Yan è stato in carcere per 2 anni per aver chiesto alle autorità cinesi la piena riabilitazione del movimento pro-democrazia ed anti-corruzione schiacciato dai militari nel 1989. E' stato liberato lo scorso aprile ed il Consiglio per gli affari cinesi di Taiwan dice di voler esaminare di più il suo caso prima di decidere.

Secondo la Tvbs, televisione di Taipei, Yan Jun ha chiesto aiuto ad un altro attivista cinese scappato a Taiwan, Yan Peng. "Mi ha chiesto – spiega il secondo – come poteva arrivare qui ed io gli ho raccontato come avevo fatto: saltando da una nave vicino all'isola di Tadan".

Yan Peng è arrivato a Taiwan nel 2003, ma la sua richiesta di asilo politico è stata rifiutata: Taipei ha acconsentito solo ad aiutarlo a cercare una terza nazione che sia disposta a concedergli ospitalità. L'attivista è stato costretto a fuggire dalla Cina per aver guidato lo sciopero di 300 operai tessili dopo la repressione del movimento di piazza Tiananmen. Dice di "non avere idea di quando potrà ottenere asilo politico da qualche Paese".

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