25/08/2025, 10.38
BANGLADESH - PAKISTAN
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Dhaka cancella l’obbligo di visto per alti funzionari e diplomatici pakistani

Una prima volta dal 1971, quando il Paese ottenne l’indipendenza con una guerra. L’accordo fra i due Paesi - specchio dei nuovi rapporti di forza dopo l'uscita di scena un anno fa di Sheikh Hasina - avrà una durata di cinque anni e segue l’incontro di ministri di primo piano del governo pakistano in visita in Bangladesh. Oltre ai visti siglati accordi di collaborazione nel campo dell’istruzione, dei media e del commercio. 

Dhaka (AsiaNews) - In un quadro di crescenti tensioni in tutto il continente asiatico, dal Medio oriente alla regione del Pacifico, giungono in questi giorni segnali di distensione fra Dhaka e Islamabad, favoriti dai nuovi equilibri geopolitici nella regione. Il Bangladesh ha infatti deciso di cancellare l’obbligo di visto per quanti usufruiscono di passaporto diplomatico e per gli alti funzionari del Pakistan in visita ufficiale nel Paese, per la prima volta dal 1971; inoltre, altri accordi bilaterali sono previsti per il futuro prossimo. Il provvedimento relativo ai visti di ingresso varrà per un periodo di cinque anni, ma potrebbe essere esteso anche nel futuro. 

Il Consiglio consultivo dell’amministrazione provvisoria del Bangladesh, il governo ad interim guidato da Muhammad Yunus che poco più di un anno fa ha sostituto quello dell’ex premier  da Sheikh Hasina, ha approvato un piano di reciproca esenzione dal visto con Islamabad. “L’accordo avrà una durata di cinque anni. I titolari di passaporti diplomatici e ufficiali potranno recarsi in Pakistan senza visto” ha affermato il portavoce Shafiqul Alam, il quale aggiunge che il Bangladesh ne ha già sottoscritti di analoghi con altri 31 Paesi.

Anche ai funzionari pakistani - oltre che ai diplomatici - sarà concesso l’ingresso senza visto.

Lo sviluppo fa seguito all’incontro del mese scorso a Dhaka tra il consigliere per gli Affari interni del Bangladesh Jahangir Alam Chowdhury e il ministro pakistano degli Interni Mohsin Naqvi, durante il quale le due parti hanno dichiarato di stare finalizzando un memorandum di intesa. In particolare, l’ingresso senza visto tra i due Paesi dell’Asia meridionale era stato sospeso dopo la guerra del 1971, che ha portato all'indipendenza del Bangladesh. I rapporti tra Dhaka e Islamabad sono migliorati negli ultimi mesi, in particolare dopo la rivolta dell’agosto 2024 che ha portato alla caduta del governo di Sheikh Hasina, la figlia del del "padre della patria" Sheikh Mujibur Rahman che guidò il Bangladesh all'indipendenza cinquant'anni fa, fuggita in esilio in India.  

Inoltre, il ministro del Commercio pakistano Jam Kamal Khan è arrivato a Dhaka la scorsa settimana per una visita ufficiale di quattro giorni, in programma dal 21 al 24 agosto. Secondo una dichiarazione ufficiale, la visita mirava a rafforzare i legami commerciali bilaterali e a promuovere la cooperazione economica nel solco delle iniziative promosse il mese precedente. Nell’occasione, infatti, oltre alla questione dei visti sono stati sottoscritti un totale di sei accordi che prevedono anche una maggiore cooperazione fra i media dei due Paese e l’impegno a fissare il primo incontro in oltre 20 anni di una commissione economico-commerciale bipartisan.

Non solo commercio, perché sono previste una maggiore collaborazione a livello di studi con condivisioni di esperienze e competenze fra gli istituti di Bangladesh e Pakistan. 

A livello di media, l’Associated Press of Pakistan Corporation e l’agenzia di stampa del Bangladesh Sangbad hanno firmato un accordo per lavorare insieme. Analoghi accordi cooperazione sono previsti infine anche negli studi strategici e nel comparto culturale, con programmi di condivisione di cultura, arte e tradizioni tra le due nazioni. Poche ore dopo essere arrivato a Dhaka, il vice primo ministro pakistano e ministro degli Esteri Muhammad Ishaq Dar ha incontrato i leader di diversi partiti politici, tra cui il Bnp dell’ex primo ministro Khaleda Zia e il Jamaat-e-Islami, ampiamente considerato come un partito radicale. Si tratta della stessa organizzazione che si è opposta all’indipendenza del Bangladesh dal Pakistan nel 1971, rendendo l’incontro di Dar con i suoi leader particolarmente significativo. Il capo della diplomazia di Islamabad ha confermato che il governo è alla ricerca di una nuova partnership con Dhaka, esortando esecutivo e partiti, oltre ai giovani, ad unirsi in uno sforzo comune. In questa prospettiva risulta strategico il cosiddetto “Corridoio della conoscenza Pakistan-Bangladesh”: Islamabad ha annunciato 500 borse di studio per gli studenti del Bangladesh nei prossimi cinque anni, con un quarto riservato agli studi medici. Inoltre, 100 dipendenti pubblici del Bangladesh riceveranno una formazione specializzata. Il Pakistan ha anche aumentato il numero di borse di studio nell’ambito del suo programma di assistenza tecnica per gli studenti del Bangladesh, portandole da 5 a 25.

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