24/04/2012, 00.00
CINA - VATICANO
Invia ad un amico

Domani l'ordinazione del nuovo vescovo di Changsha

di Wang Zhicheng
Qu Ailin, 51 anni, è riconosciuto dal Vaticano e dal governo. Sul vescovo ordinante, l'arcivescovo di Pechino, vi sono dubbi se è ancora scomunicato o se si è riconciliato con la Santa Sede. Forse all'ultimo momento ci sarà un cambiamento di programma sul celebrante principale.

Pechino (AsiaNews) - La diocesi di Changsha (Hunan) avrà domani un nuovo vescovo. P. Timothy Metodio Qu Ailin, 51 anni,  verrà ordinato nella cattedrale della città dedicata all'Immacolata Concezione. Il candidato è approvato dalla Santa Sede e dal governo cinese. Fonti locali affermano che l'ordinante principale sarà l'arcivescovo di Pechino, mons. Giuseppe Li Shan.

Alcuni fedeli hanno espresso qualche resistenza sulla partecipazione di mons. Li. Egli infatti, divenuto vice-presidente del Consiglio dei vescovi cinesi nel 2010, ha partecipato ad alcune ordinazioni episcopali illecite e da quanto si sa non ha ancora chiarito la sua posizione con la Santa Sede.

Fra il 2010 e il 2011 sono avvenute tre ordinazioni senza il mandato del papa, in cui diversi vescovi erano stati costretti a partecipare con la forza, il Vaticano ha diffuso alcuni criteri per sanare le loro situazioni di possibile scomunica e per salvaguardare la fede dei fedeli: spiegazione dell'evento con una lettera alla Santa Sede; richiesta di perdono; gesto pubblico di penitenza del vescovo (v.: 13/06/2011 Ordinazioni illecite in Cina: la Santa Sede spiega cosa fare con i vescovi scomunicati).

A tutt'oggi non si conosce se mons. Li abbia compiuto questi passi. Per scusarlo, fedeli di Pechino fanno notare la difficile sua situazione: vicino alla sede del potere centrale; pressato e sorvegliato di continuo dall'Associazione patriottica; minacciato di tagli di fondi per le opere diocesane.

Osservatori della Cina affermano di aver sentito dire che domani, a causa della situazione di mons. Li, il presidente della cerimonia sarà un altro.

La provincia meridionale dell'Hunan aveva quattro diocesi (Changsha; Changde; Lizhou; Yuanling) e cinque prefetture apostoliche (Baojing; Lingling; Lixian; Xiangtan; Yueyang). Nel 1999 il governo ha ristrutturato tutte le diocesi accorpandole in una sola, quella di Changsha. In Hunan vi sono  20 sacerdoti che servono circa 70 mila fedeli. La diocesi è rimasta senza vescovo per 12 anni, quando nel 2000 è morto mons. Simone Qu Tianxi.

L'ordinazione del nuovo vescovo coincide con la conclusione dell'incontro della Commissione vaticana per la Chiesa in Cina.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Cerimonia "patriottica" per il nuovo vescovo di Changsha
25/04/2012
Il governo di Wuhan spadroneggia sui parroci e sul futuro vescovo
21/12/2012
P. Lazzarotto e il futuro della Chiesa in Cina
14/04/2012
Mons. Savio Hon: Vescovi cinesi, non abbiate paura di dire no alle pretese di Pechino
03/06/2011
Caro Vaticano, cosa dobbiamo fare con l'Associazione patriottica?
21/12/2018 08:57


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”