16/10/2009, 00.00
FILIPPINE
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Dopo 7 giorni, si cercano ancora dispersi del tifone Parma

di Santosh Digal
Finora i morti sono 375 e i villaggi sono raggiungibili dai soccorsi solo in elicottero. Nelle province di Pangasinan e Benguet la Chiesa distribuisce aiuti a oltre 1000 famiglie di sfollati. Ribelli maoisti ed esercito annunciano un temporaneo cessate il fuoco per intensificare gli aiuti.

Manila (AsiaNews) – A sette giorni dal passaggio del tifone Parma, si scava ancora tra le macerie  nei villaggi delle province di Pangasinan e Benguet (nord delle Filippine), dove 48 persone risultano tuttora disperse. Intanto il vescovo in persona e gruppi di volontari cattolici distribuiscono viveri a oltre 1000 famiglie. “ Stiamo incoraggiando tutti gli studenti delle scuole cattoliche a portare viveri e denaro per la popolazione alluvionata – afferma il mons. Giacinto Josè, vescovo di Urdentata – molti hanno offerto di dare la loro paghetta settimanale”.

Il tifone Parma ha colpito nella notte tra il 7 e l’8 ottobre le province interne dell’Isola di Luzon, provocando frane e allagamenti che hanno spazzato via interi villaggi. Finora i morti sono 375 e 185 i feriti. Secondo il National Disaster Coordinating Council  sono state coinvolte nella tragedia circa 3 milioni di persone di cui 83mila si trovano ancora nei centri di raccolta. Nelle aree più interne la mancanza di ponti e strade rallenta i soccorsi costretti a raggiungere i centri abitati in elicottero o a piedi.

Nella diocesi la maggior parte delle scuole cattoliche e delle parrocchie sono ora centri di accoglienza per i senzatetto. Qui clero, studenti e le poche famiglie non alluvionate distribuiscono ogni giorno viveri e altri beni di prima necessità, spesso provenienti dalle loro stesse case. “E’ bello vedere così tante persone disposte ad aiutare i loro vicini – afferma sr. Audrey Bejer, benedettina – in questa particolare situazione non c’è differenza tra ricchi e poveri, tutti cercano di sopravvivere e salvarsi”. La religiosa aggiunge che “la Chiesa sta facendo del suo meglio per estendere la sua presenza nelle aree colpite, soprattutto per aiutare e consolare la popolazione rifugiata nei centri di raccolta”.   

Ribelli maoisti del Cordillera People’s Democratic Front ed esercito annunciano sette giorni di cessate il fuoco per permettere la ricostruzione dei villaggi. Il portavoce del gruppo, Martin Montano, invita “tutti gli attivisti e i rivoluzionari ad avere parte attiva nelle ricerche, nella distribuzione dei viveri e nel recupero delle vittime”.    

In totale il tifone Parma e la tempesta Ketsana, quest’ultima avvenuta il 26 settembre, hanno fatto 760 morti e danni alle infrastrutture per 210  milioni di euro.   

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