27/11/2004, 00.00
IRAQ
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Elezioni in Iraq: no della commissione elettorale alla richiesta di rinvio

L'organismo dice di non avere il potere di accettare la proposta di alcuni partiti di posticipare le elezioni generali.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - Ancora incertezze sulla data delle elezioni in Iraq. Oggi, Abdel Hussein al-Hinduai, capo della commissione elettorale irachena, ha affermato, che questo organismo non ha il potere di rinviare le elezioni generali, previste per il 30 gennaio. Hussein al-Hinduai ha precisato che la Commissione elettorale, costituita dalle Nazioni unite, e' un ente tecnico e non politico.


Ieri  una decina di partiti iracheni, per la maggior parte sunniti e curdi e tra i quali, secondo alcune fonti, ci sarebbe anche quello del premier Iyad Allawi, hanno chiesto il rinvio della consultazione popolare di 6 mesi. All'origine della richiesta, il timore che gli scontri con i ribelli, frequenti soprattutto nelle loro zone potrebbero allontanare i cittadini dal voto, avvantaggiando gli abitanti delle più tranquille zone sciite.

Il vice premier iracheno Barham Salih si è detto fiducioso che le elezioni si terranno nella data stabilita, anche se questo rappresenta comunque una sfida. Sulla stessa linea anche il presidente americano George W. Bush, che ha espresso la speranza che la consultazione popolare avvenga a gennaio. I leader della comunità sciita, che rappresenta circa il 60% della popolazione, hanno detto di voler evitare ritardi.


I partiti che hanno richiesto lo slittamento elettorale affermano l'importanza che alle elezioni possano partecipare il maggior numero possibile di organizzazioni politiche e di cittadini. All'incontro di ieri sera, nel quale i partiti hanno firmato la richiesta di rinvio, erano presenti anche 3 ministri del governo ad interim insieme a un rappresentante del primo ministro Iyad Allawi.


Secondo Mohsen Abdul Hamid, leader del Partito islamico iracheno, è importante che il governo non accetti la richiesta di un posticipo elettorale. "Il governo - ha detto il politico - non può discuterne". Egli ha aggiunto che Allawi vuole che "i partiti si accordino tra loro e parlino alle Nazioni unite, affinché nessuno pensi che il governo voglia rimanere in carica per un periodo più lungo del dovuto".


Secondo la costituzione provvisoria dell'Iraq le lezioni devono tenersi entro la fine di Gennaio 2005.

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