04/07/2023, 10.27
SRI LANKA
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Farmaci assassini del mercato nero: morti e ciechi negli ospedali dello Sri Lanka

di Arundathie Abeysinghe

Nello Sri Lanka è allarme per numerosi casi di persone che muoiono o subiscono gravi conseguenze alla vista dopo interventi di routine agli occhi. Secondo alcuni medici la causa sarebbe un anestetico acquistato dal ministero in India da società sulla lista nera dei prodotti inaffidabili. Ma il governo di Colombo respinge le accuse.

Colombo (AsiaNews) - È allarme nello Sri Lanka per numerosi casi di morti di pazienti, tra cui una donna incinta di due gemelli, avvenute negli ospedali dello Sri Lanka, che potrebbero essere legate a un farmaco anestetico non certificato e acquistato sul mercato nero dal ministero della Sanità. Sono molte anche le persone che si sono sottoposte a interventi di routine - come la cataratta - negli ospedali di Nuwara Eliya (nella provincia centrale del Paese), Anuradhapura e Polonnaruwa (nella zona centro-settentrionale) e hanno perso la vista a causa del farmaco corrotto. Ora sono in attesa di risarcimento da parte delle autorità.

Numerosi esperti e operatori del sistema sanitario stesso considerano questa vicenda uno dei più grandi fallimenti dell'Autorità nazionale di regolamentazione dei medicinali (NMRA). I camici bianchi che si sono trovati a operare con questi prodotti sono del parere che siano stati acquistati dal ministero della Sanità sul mercato nero da una società indiana. Tra loro ci sono anche i chirurghi Gayantha Meddegoda, Nilupuli Waidyaratna e Dinesh Herath che hanno raccontato ad AsiaNews di aver verificato le etichette dei farmici: "La maggior parte di quelli importati negli ultimi mesi provenivano da alcune società nella lista nera dei prodotti inaffidabili e non certificati. Lo abbiamo segnalato agli alti funzionari del Ministero della Salute e dell’NMRA, ma invece che garantire la sicurezza dei pazienti, hanno chiuso un occhio su questo problema".

Sriyalatha Manampaeri (62) e Karunawathie Nissanka (49) di Teripehe e Hunnasgiriya nella provincia centrale, sono alcuni dei famigliari delle vittime di questi farmaci di infima qualità ad aver protestato per "questa negligenza delle autorità sanitarie”. Allo stesso modo i genitori di Gunapala Rathnasiri (42), Miyuru Pathiraja (38) e Yasawathie Sedara (44) di Anuradhapura, diventati ciechi da un giorno con l’altro, quando in ospedale dovevano sottoporsi semplicemente a un intervento di cataratta. Provenendo da famiglie in povertà economica, questa situazione rende impossibile assistere i genitori e andare a lavorare. “Quindi ora dovremo decidere chi resterà a casa sacrificandosi per prendersi cura dei nostri genitori resi invalidi dal servizio sanitario”, spiegano.

A Colombo in una conferenza stampa il ministro della Sanità Keheliya Rambukwella ha respinto le accuse dicendo che "anche quando si acquistano 100.000 farmaci approvati dalla FDA americana, alcuni possono rivelarsi difettosi”. Allo stesso modo, interrogato in Parlamento sulla questione del farmaco anestetico importato dall'India collegato ai decessi e alle menomazioni alla vista, ha ricordato semplicemente che “le indagini iniziali hanno rivelato che il farmaco controverso è stato usato solo su cinque pazienti, gli altri sono da accertare”.

Nel frattempo, Mihiri Tillakaratne, un avvocato che sta fornendo assistenza legale gratuita ai parenti delle vittime, è del parere che “le persone che banalizzano la santità della vita umana e respingono con disprezzo le morti ospedaliere accidentali o per negligenza, non sono degne di essere responsabili della salute della nazione”.

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